Non si arrestano le polemiche sul concerto di Bruce Sprinsteen tenutosi a Ferrara nel pieno della tragedia che sta colpendo l’Emilia Romagna.
Quando crolla un mito si sa, il rumore è simile ad un tonfo fortissimo e assordante e Springsteen, ammettiamolo, di rumore ne ha fatto parecchio. Suonare, nonostante tutto, al Parco Urbano Giorgio Bassani di Ferrara, davanti a 50 mila persone, nonostante tutto, ha scatenato una valanga di polemiche, che arrivano da ogni angolo.
Molti i volti della televisione e del giornalismo che hanno voluto commentare il fatto attraverso i social. Come Salvo Sottile che su Tik Tok ha esordito così: “Va bene che il dio denaro ha la priorità su tutto, anche sulle tragedie, ma a me il concerto di Bruce Springsteen il Emilia Romagna è sembrato fuori posto, una nota stonata del boss. Forse la prima e la più grave della sua carriera, per due motivi.”
Il volto de I Fatti Vostri, forse ormai ex fan della rockstar americana, non si è trattenuto nell’esprimere tutto il suo dissenso non solo per il fatto che il concerto di Springsteen si è fatto lo stesso, nella regione italiana che in questi giorni sta vivendo un vero e proprio incubo a causa del disastro ambientale di cui è caduta vittima, dopo le ultime forti piogge, ma anche per il modo con cui è stato poi gestito lo show.
Il comportamento di Bruce Springsteen al concerto di Ferrara fa discutere
Salvo Sottile spara a zero contro Bruce Sprinsteen elencando due motivi per cui secondo il suo parere, il boss ha commesso la nota più stonata della sua carriera.
“il primo è che in un momento in cui una regione vive la sua più grande catastrofe con interi comuni sott’acqua, morti, sfollati. Il concerto si poteva e doveva annullare. Non importa se non c’era l’assicurazione, non importa se tutto era stato organizzato nel dettaglio e fermando quel concerto per il management significava perdere quattrini. Davanti alla morte e alla sofferenza si blocca tutto e si rinvia. Per rispetto di chi non c’è più e di chi a pochi chilometri sta lottando contro il fango.” fa sapere il giornalista.
Sottile fa poi riflettere sul comportamento del boss sul palco, per niente empatico e quasi offensivo, aggiungendo il secondo motivo ossia “il fatto che Springsteen, un cantante che si è sempre distinto per il suo impegno sociale, per fare suo il disagio degli ultimi, interprete di “Across the Border”, [..] durante la sua esibizione a Ferrara non ha fatto minimamente cenno alla tragedia che stava colpendo gli abitanti dell’Emilia Romagna. Ha suonato le sue canzoni, ha fatto il suo show ed è andato via. Come se tutto quello che avesse intorno, non lo riguardasse, non gli appartenesse.”
Sottile mette l’accento sul fatto che Springsteen ha voluto suonare lo stesso e che non era neanche obbligato a devolvere l’incasso del concerto in beneficenza, cosa che avrebbe potuto fare senza difficoltà, ma che è impensabile credere che lui il suo entourage fossero ignari di cosa stava avvenendo a pochi chilometri da loro. “Peccato, Orwell dice che i miti a cui si crede, tendono a diventare veri. Per me Springsteen un mito lo è sempre stato, oggi forse lo è un po’ di meno” Ha concluso il conduttore.