Il concerto di Bruce Springsteen è stato grande oggetto di critiche: Vecchioni si è scagliato contro la rockstar.
L’alluvione che ha colpito l’Emilia Romagna la scorsa settimana ha causato alla popolazione danni ingenti, oltre ad aver fatto alcune vittime. La regione sta ricevendo l’aiuto economico, ma anche la solidarietà da ogni parte e anche il governo è pronto a mettere in campo tutti i sostegni dovuti.
L’evento, decisamente catastrofico, non ha tuttavia impedito a Bruce Springsteen d’esibirsi a Ferrara. La decisione presa dagli organizzatori del concerto con evidente avallo dell’artista è stata criticata da più parti, anche se qualcuno ha riconosciuto alla rockstar il diritto legittimo d’esibirsi.
Durante la puntata del programma Rai Le parole, il tema è stato ampiamente dibattuto. Tra gli ospiti fissi del talk, che per altro ha un ampio seguito, anche Roberto Vecchioni che come artista ha commentato la decisione del Boss. Vecchioni non ha condannato Springsteen per aver fatto il concerto, era suo diritto scegliere se esibirsi o meno se le condizioni gli permettevano di farlo. Di sicuro il professore non ha condiviso un atteggiamento del cantante, non si aspettava che un’artista della sua portata non dimostrasse sostegno e solidarietà.
“Io che sono un centesimo di Springsteen probabilmente non avrei fatto il concerto, ma bisogna stare attenti a sperare ideale e reale” ha esordito Vecchioni, argomentando in seguito le sue posizioni: “L’ideale è che l’umanità è una gran cosa meravigliosa che è sopra a tutto e quindi sarebbe stato un gran bel segno rimandare il concerto. Il reale è altra roba. Il reale sono quelle 70mila persone che volevano vedere passare il re. Come nei racconti di Kafka, il re sarebbe passato una volta sola nella vita, potevano vederlo solo in quel momento, sapendo che si poteva fare perché era abbastanza lontano.”
Roberto Vecchioni: “Inaccettabile è un’altra cosa”
“C’erano centinaia di persone che avevano lavorato, avrebbero guadagnando i soldi forse di un mese, due mesi, operai, eccetera”, ha spiegato il cantante. Vecchioni giustifica la scelta di Springsteen ma condanna il fatto che l’artista non ha speso neanche una parola di solidarietà verso coloro, che a pochi distanza da lui, stavano vivendo una tragedia:
“L’inaccettabile è non sapere in che realtà sei. Me lo sarei aspettato dall’ultimo rocker del mondo, ma non dal più grande, il più grande per cuore e per anima. Lui che ha detto sempre nella sua vita che l’umanità è tutta uguale, che il dolore è per tutti, avrebbe potuto far capire non solo all’inizio del concerto, ma anche ogni tanto, canzone per canzone, che era con chi stava soffrendo. Perché non è successo non è dato saperlo.”