La decisione di separarsi è stata presa dopo la discussione col batterista, ma le ripercussioni finanziarie si sono rivelate troppo costose.
La band ha intenzione di continuare il tour con l’aiuto di alcuni dei loro amici. Nonostante l’infortunio, il batterista Tom Hughes ha deciso di continuare il tour.
Le accuse del batterista
Secondo la band, Duncan Bentley è un “manipolatore, psicopatico e bugiardo compulsivo” e hanno avvertito i fan di non fidarsi di lui, affermando che “ha minacciato e cercato di uccidere” Hughes. Per questo motivo, la band sudafricana Vulvodynia ha annunciato l’allontanamento del cantante Duncan Bentley, a causa delle ricorrenti violenze nei confronti del loro batterista, ma che comunque hanno intenzione di non abbandonare il tour che era appena iniziato.
L’annuncio è stato reso pubblico sulla loro pagina Facebook, in cui la band afferma che Duncan aveva ancora accesso e stava cancellando alcuni dei post più significativi.
Lo scontro tra i due è avvenuto durante un incontro a Praga, ma ad avere la peggio è stato il batterista della band. Tom Hughes, a seguito della rissa, ha riportato il naso gravemente rotto.
La risposta del cantante
Ora, Bentley ha rilasciato la sua dichiarazione, scusandosi con i suoi ex compagni di band per l’incidente, negando di aver tentato alla vita di Hughes a causa del suo problema con l’alcool.
Nel lungo post sui social media, Bentley ha raccontato che durante il litigio, il batterista avrebbe “soffocato” Bentley, ma non solo. Il cantante ha parlato anche delle sue ferite mentali e fisiche derivanti dall’accaduto con band.
Bentley dice: “Devo delle scuse alla band, al nostro team e a Tom. Le scuse sembrano così piccole di fronte a quello che è successo, ma ho bisogno di dirlo. Mi dispiace così tanto per quello che è successo. … Abbiamo condiviso così tanti palcoscenici, così tanti bei momenti e non avrei mai voluto che la nostra storia finisse in una notte come quella. Mi dispiace che il nostro disaccordo sia diventato fisico e mi assumo la piena responsabilità delle mie azioni“.
Tuttavia, “per chiarire qualsiasi malinteso”, continua Bentley, “sono sobrio dal 30 marzo. Non ho mai ‘tentato di uccidere’ Tom. Il motivo per cui la nostra discussione è iniziata quella notte è perché sono stato ingiustamente accusato di cose assurde. In realtà ero sobrio e mi prendevo cura dei miei compagni di band, che bevevano anche loro“.
Non si esclude che la band possa tornare insieme: in fondo non è così inusuale anche per gruppi che si sono sciolti più di 30 anni fa.