Grande cordoglio e commozione per la notizia della scomparsa di quella che era definita la Regina del Rock amata anche da Shakira
Aveva 75 anni. E come lei stessa raccontava molto orgogliosamente aveva trascorso tutta la sua vita su un palco, iniziando a esibirsi giovanissima a diventando una personalità di prima grandezza quando aveva appena compiuto venti anni.
Rita Lee è stata la Regina del Rock non solo per il Brasile dove era nata e si era affermata in avvio di carriera ma in tutto il continente americano dove era popolarissima anche per via delle sue collaborazioni estremamente prestigiose.
La cantante, una delle autrici di maggiore successo in Brasile, è morta nella sua villa di Sao Paulo nella serata di martedì scorso. Da tempo a
era malata: nel 2021 le era stato diagnosticato un cancro ai polmoni che nel corso degli ultimi due anni le aveva reso quasi impossibile esibirsi. Anche se questo non le aveva impedito di cantare in poche occasioni, in particolare al Latin Grammy che proprio pochi giorni fa ha incoronato Shakira – che la ammirava enormemente – donna dell’anno.
Uno dei grandi meriti di Rita Lee, non era un nome d’arte ma quello di battesimo, fu proprio quello di aprire nuove frontiere alle donne in un paese che quando lei si stava affacciando alla musica, era il 1965, era ancora profondamente maschile e in grandissima trasformazione. Spazi di libertà e di sperimentazione che Rita affrontò coraggiosamente imbracciando la chitarra elettrica e mettendo da parte samba e bossanova per affrontare suoni più ruvidi e argomenti estremamente espliciti che all’epoca non erano confortevoli per una ragazza.
Fondò una band che cambiò radicalmente la percezione della musica brasiliana. Gli Os Mutantes, fondati quando aveva solo 19 anni con Arndaldo Baptista e Sergio Dias, facevano rock and roll esattamente come dall’altra parte dell’Oceano i Rolling Stones o The Who. Rita era una presenza scenica impressionante, fortissima.
Vinse sette Latin Grammy oltre al Latin Grammy’s Lifetime Achievement Award che ritirò lo scorso novembre in una delle sue ultime apparizioni pubbliche. Dopo gli Os Mutantes incise il suo album di maggior successo, Fruto Proibido, con i Tutti Frutti. Un vero classico. Ebbe un considerevole successo negli Stati Uniti. Tra i suoi fan Little Richard, Elvis Presley, Tina Turner, persino Kurt Cobain. Se una grande rock band passava dal Brasile inevitabilmente era lei con la sua band ad aprire la scena: è accaduto anche con i Rolling Stones.
La sua proposta era talmente trasversale che aprì le porte anche agli eventi rock… come Rock in Rio, uno di concerti più grandi e affollati del mondo. Iconici i suoi occhialini rotondi e il caschetto di capelli rossi che molti fan hanno indossato anche davanti al suo feretro, nella camera ardente affollata da un flusso interminabile di migliaia di persone.
Molti gli artisti che le hanno pagato il giusto tributo, a cominciare da Gilberto Gil… “Riposa in pace, sorella mia”, ha scritto il musicista ottantenne, ex ministro della cultura del Brasile.
Il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva l’ha ricordata su Twitter: “Rita ha contribuito a trasformare la musica brasiliana con la sua creatività e audacia ha affrontato il machismo sia nella vita che nella musica e ispirato generazioni di donne nel mondo del rock e delle arti”.
Rita Lee lascia il marito Roberto do Carvalho, con cui incise e produsse numerosi album, e tre figli.
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