Aveva soltanto 44 anni, Rob Laasko da tempo era in cura per una forma rara e aggressiva di cancro allo stomaco
È scomparso a soli 44 anni Rob Laasko, apprezzato e talentuoso polistrumentista che aveva all’attivo numerose collaborazioni con gruppi importanti come Kurt Vile and the Violators.
Il decesso risale a giovedì scorso. A confermarlo sua moglie Mamie-Claire Cornelius. Laasko da tempo era in cura per le conseguenze di un colangiocarcinoma, una forma rara e aggressiva di cancro del dotto biliare.
Rob Laasko, non solo un musicista
Doloroso e struggente il messaggio che sua moglie ha affiato ai social network: “Sono persa senza di te, ma prometto che troverò la nostra strada e di renderti orgoglioso. Grazie di avermi reso la vita più bella, di avermi regalato bambini amorevoli e splendidi e per aver creduto in me ogni giorno. Sei la luce della mia vita, l’unico frammento di pace che ho è che ora non soffri più. Ti sogneremo ogni notte finché non ti rivedremo”.
Produttore, autore e ingegnere del suono
Da tempo Laasko aveva dovuto abbandonare il lavoro e ogni le attività artistica. Le cure lo avevano notevolmente indebolito.
Laasko aveva lavorato con Kurt Vile and the Violators fin dal 2011, sostituendo Adam Granduciel suonando diversi strumenti. In realtà la sua collaborazione con la band era cominciata ancora prima come polistrumentista e produttore.
Importante il suo contributo artistico in molti degli album sui quali la sua impronta è evidentissima, sia negli arrangiamenti che in alcune composizioni. In particolare in Wakin on a Pretty Daze del 2013 e nel successivo B’lieve.
Parallelamente Laasko lavorava su molti progetti solisti. Il suo ultimo lavoro con Vile – completato quando ormai era già gravemente malato – è stato Watch My Moves pubblicato lo scorso anno. In precedenza Laakso aveva lavorato con Swirlies e Mice Parade.