Elisa, Noemi, Fedez, Jovanotti e Raffaella Carrà: tutti loro usano uno pseudonimo. Ecco i veri nomi degli artisti italiani che nessuno sa.
Il mondo della musica è pieno di personaggi misteriosi e intriganti, che spesso si celano dietro nomi d’arte altisonanti e accattivanti. Ma cosa c’è dietro questi nomi? Qual è il vero nome dei cantanti che ascoltiamo ogni giorno alla radio o in streaming?
In molti casi, il nome d’arte scelto dal cantante non è altro che un’abbreviazione o una trasformazione del proprio nome di battesimo. Ma ci sono anche casi in cui il nome d’arte è completamente diverso dal vero nome del cantante, magari scelto per ragioni di marketing o per distinguersi dalla massa.
L’utilizzo di pseudonimi è molto diffuso e conosciuto nell’ambiente musicale statunitense e inglese. Da Elton John, il cui vero nome è Reginald Kenneth Dwight, a Lady Gaga, all’anagrafe Stefani Joanne Angelina Germanotta, sono molti i cantanti che hanno deciso di utilizzare un altro nome per la loro carriera. Tuttavia, l’utilizzo dei nomi d’arte non è una pratica esclusivamente inglese. Anzi, sarai sorpreso di leggere che la maggior parte dei cantanti italiani fa lo stesso. Vediamo insieme alcuni esempi di cantanti italiani e i loro nomi veri.
Tra gli artisti storici con nomi d’arte troviamo subito Raffaella Carrà, la regina del pop italiano scomparsa recentemente, che di nome faceva Raffaella Maria Roberta Pelloni. Il cantautore Renato Zero invece si chiama all’anagrafe Renato Fiacchini.
Nella musica pop ci sono cantanti che hanno scelto di utilizzare solo il proprio nome, dimenticandosi del cognome: Elisa e Giorgia sono conosciute esclusivamente grazie al loro nome e in pochi ne conoscono il cognome, rispettivamente Toffoli e Todrani. Anche Mahmood può in qualche modo rientrare in questa categoria, visto che il suo nome completo è Alessandro Mahmoud.
Altri artisti hanno scelto pseudonimi fantasiosi: in pochi sanno, ad esempio, che Veronica Scopelliti è il vero nome di Noemi, oppure che Blanco in realtà si chiama Riccardo Fabbriconi. L’utilizzo di pseudonimi è ancora più comune tra i rapper italiani. Jovanotti si chiamava Lorenzo Cherubini, J-Ax è lo pseudonimo di Alessandro Aleotti e Michele Salvemini è il vero nome di Caparezza. Anche le nuove generazioni di rapper utilizzano soprannomi o pseudonimi: Fedez si chiama Federico Leonardo Lucia mentre Achille Lauro è Lauro De Marinis.
Un premio per l’originalità va sicuramente a Carl Brave, il cui vero nome è Carlo Coraggio, che ha trovato un modo simpatico e originale per creare il suo nome d’arte traducendo in inglese il suo cognome. Tra i rapper che utilizzano il proprio nome troviamo infine Ghali, il cui vero nome è Ghali Amdouni.
Insomma, l’utilizzo del nome d’arte è una pratica comune nel mondo della musica, e in Italia in particolare. Spesso questo nome rappresenta un elemento distintivo per l’artista, che lo aiuta a costruire la sua immagine e a distinguersi dagli altri. Quello che conta, alla fine, è la musica che questi artisti sono in grado di creare, indipendentemente dal nome con cui si presentano al pubblico.
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