A distanza di dodici anni dalla sua tragica morte, Amy Winehouse torna d’attualità con un libro davvero straordinario
Sembra quasi di spiare tra i pensieri più personali e reconditi di una donna tanto straordinaria quanto estremamente fragile. La morte di Amy Winehouse è sicuramente una delle pagine più drammatiche nella storia recete del rock.
Amy Winehouse, tredici anni senza di lei
Quest’anno Amy avrebbe compiuto 40 anni. E di voci come la sua, nonostante una innumerevole serie di imitazioni non sempre riuscite, non ne abbiamo più ascoltate. La cantante di Rehab e Back in Black è scomparsa tragicamente il 23 luglio 2011 nella sua abitazione di Camden Square.
Suo padre era preoccupato perché non la sentiva da alcune ore. I soccorsi l’hanno rinvenuta morta, esanime sul suo letto uccisa da una dose letale di alcol. Niente droghe. Aveva bevuto fino a uccidersi.
Amy Winehouse aveva combattuto per anni con problemi di dipendenza da alcol, psicofarmaci, analgesici e antidolorifici. Era l’unico modo per lei di stordirsi di fronte a tanti problemi personali, derivati soprattutto da rapporti sentimentali insostenibili. Aveva 27 anni: come Jimi Hendrix, Kurt Cobain, Kim Morrison, Brian Jones e Janis Joplin.
Il diario di Amy
Fin da bambina Amy Winehouse teneva un diario che scriveva in modo minuzioso e quotidiano. Tanti volumi scritti per anni, ai quali la cantante affidava i suoi pensieri: annotando parole di canzoni, riflessioni su fatti personali, spesso anche tragici e sui suoi amori sfortunati.
A conservarli la sua famiglia che li ha affidati a una società editrice per la pubblicazione. I ricavati andranno alla Fondazione che porta il suo nome, impegnata nel sostengo di donne vittime di violenze, dipendenza e disagi mentali.
Il libro intitolato “In her words” è una pagina che non deve mancare tra le letture di chi l’ha amata e rimpiange il suo talento immenso e tremendamente fragile. La società editrice ha già garantito una donazione di quasi 80mila euro indipendentemente dal numero di copie vendute.