Nella seconda parte della sua in tribunale per l’udienza che lo vede accusato di plagio, Ed Sheeran ammette di essere di fronte a decisioni estreme
La settimana scorsa in una udienza che si era rivelata bizzarra ma anche drammatica, Ed Sheeran era sembrato tutto sommato sereno e collaborativo.
Ma non c’è dubbio che l’accusa di plagio che lo vede sotto processo a New York lo ha profondamente segnato. Il cantautore inglese, infatti, ha confermato la sua intenzione di prendere decisioni che potrebbero avere sviluppi addirittura clamorosi sulla sua carriera e produzione discografica.
“Diciamo che se le cose dovessero andare nel modo peggiore non avrò alcun dubbio nel fermarmi” ha detto Ed Sheeran, lasciando intendere di essere pronto a lasciare la musica se dovesse perdere il processo per i diritti di Thinking Out Loud.
Come noto Sheeran era stato chiamato in giudizio dagli eredi dell’autori di Let’s Get it On, portata al successo molti anni fa da Marvin Gaye secondo i quali la canzoni del cantautore inglese aveva uno sviluppo armonico e una linea melodico del tutto identica al brano di cui detengono i diritti. Nel corso della prima settimana di udienze sono stati ascoltati periti e consulenti di parte, in particolare musicologi. Un’udienza che per la verità è sembrata molto favorevole a Sheeran.
Il cantante non ha mancato di aggiungere motivi di interesse prendendo in mano la chitarra ed eseguendo entrambe le canzoni. La propria, così come l’aveva composta, e quella di Marvin Gaye come se fosse una sua cover, evidenziandone le differenze. Una seduta drammatica quella nel tribunale di New York anche in considerazione del malore di una delle eredi di Gaye che è svenuta all’improvviso ed è stata portata d’urgenza in ospedale.
Sheeran, che la scorsa settimana non aveva parlato con i numerosi giornalisti presenti, ha rilasciato una brevissima dichiarazione: “Trovo davvero offensivo che qualcuno sminuisca il fatto che ho dedicato tutta la mia vita nell’essere un artista e un cantautore con idee proprie e originale, solo per una questione di interessi economici. Non sono il chitarrista più talentuoso del mondo ma in vita mia non ho mai copiato nulla. E non ho problemi a divertirmi nell’interpretare brani di altri. Ma se mi dovessero dare torto… smetterò”.
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