Il coroner ha ufficializzato le cause della morte di Aaron Carter, la popstar fratello di Nick, voce dei Backstreet Boys
Ci sono voluti alcuni mesi per lo sviluppo di tutti gli esami tossicologici. Ma il coroner della contea di Los Angeles ha ufficializzato che la morte di Aaron Carter avvenuta nel novembre scorso sarebbe stata causata da un tragico incidente.
La popstar, fratello minore di Nick Carter, voce e fondatore della boyband Backstreet Boys, era ospite di un amico quando è stato rinvenuto morto nel bagno. Inutili i soccorsi.
Aaron Carter, le cause della morte
Aveva soltanto 34 anni. Da tempo aveva problemi di dipendenza da alcol e droghe. Aveva tentato più volte di uscirne con terapie riabilitative, ma senza successo. Carter aveva ottenuto una popolarità immensa non solo grazie al successo di suo fratello ma anche autonomamente. Aveva inciso dischi, era entrato in classifica.
È stato per diversi anni molto conteso dai reality show e aveva anche realizzato un format televisivo proprio con suo fratello Nick, nel quale mostrava la vita quotidiana delle due stelle in una splendida villa a Hollywood tra belle donne, bagni in piscina e qualche eccesso.
Stando all’esame del coroner Aaron Carter sarebbe deceduto mentre faceva un bagno, affogato mentre era stordito di tranquillanti e sedativi.
Una vita popolare ma di eccessi
Un incidente, legato a un uso eccessivo di alprazolam, un sedativo regolarmente prescritto. Ma anche ad alcune inalazioni di difluoroetano, un gas comunemente usato come propellente nei detergenti che può indurre sensazioni di euforia quando inalato. Il mix delle due sostanze lo hanno stordito. Semiaddormentato sarebbe annegato in pochi centimetri d’acqua della vasca.
Gli ultimi mesi di Aaron Carter erano stati molto complicati anche a causa di alcuni arresti, sempre per detenzione di droga.
Il giorno dopo la sua morte il fratello Nick, anche lui al centro di una indagine per violenza sessuale, gli ha reso omaggio durante il concerto dei Backstreet Boys alla O2 Arena di Londra.