È considerato uno dei pianisti più creativi e influenti nella storia della musica contemporanea, Ahmad Jamal è scomparso a 92 anni
La sua ultima grande esibizione risale al 2016 quando suonò davanti a un pubblico eccellente al Lincoln Center, che lo stava omaggiando per il suo contributo al mondo del jazz.
Ahmad Jamal ha influenzato intere generazioni di musicisti contemporanei per almeno sette decenni. Il compositore si è spento nella sua abitazione di Ashley Falls (Massachusetts), con accanto la moglie. Era malato da tempo.
Il suo era un nome d’arte. Nato e cresciuto a Pittsburgh, Ahmad Jamal in realtà si chiamava Frederick Russell Jones. Ma dopo essersi esibito con lo pseudonimo di Fritz Jones, aveva scelto un nome di chiara radice islamica dopo essersi convertito all’Islam. Anzi… fu uno tra i primissimi artisti afroamericani che adottarono pubblicamente la fede musulmana esibendosi con il suo nuovo nome fin negli anni ’50. E dunque molto prima che Cassius Clay diventasse Mohammed Alì.
Jamal iniziò a lavorare con un trio incidendo i suoi primi lavori. Poi decise di dare vita a una carriera di infaticabile autore, in una innumerevole serie di concerti e di registrazioni. Celebre la sua collaborazione con Miles Davis, suo amico fraterno, divertendosi anche con molti colleghi pianisti come McCoy Tyner, Cedar Walton, Bill Charlap e Matthew Shipp.
Ahmad Jamal amava sperimentare. Scrisse per il cinema e la TV. Suoi alcuni brani scritti per I ponti di Madson County, celebre il tema della serie televisiva americana MASH nella quale per primo giocò con una tastiera elettronica, un antenato dei sintetizzatori che sarebbero nati qualche anno dopo. Erano i primi anni ’70.
Ha prestato la sua musica per molti campionamenti rap e per moltissime cover di artisti funky. Aveva collaborato con grandi artisti hip-hop tra i quali Jay-Z – il signor Beyoncé – e i grandissimi De La Soul.
Non ha mai rinunciato a esibirsi continuano a suonare anche dopo gli 85 anni, nonostante molti acciacchi di salute… Da tempo soffriva le conseguenze di un tumore alla prostata: “Non dimentico una nota, e sulla tastiera le mie mani non tremano. O magari sì. Ma la gente non se ne accorge. Penseranno che improvviso” aveva dichiarato dopo uno dei suoi ultimi concerti. Il suo ultimo disco Ballades, nel 2019.
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