Chi è Tenzin Gyatso, il XIV Dalai Lama: dalle origini ai riconoscimenti, tutto sulla figura spirituale più importante della tradizione buddista tibetana.
In questi giorni si è parlato molto di lui per una questione tutt’altro che piacevole. Attraverso una nota ufficiale condivisa attraverso i suoi canali social, il Dalai Lama ha voluto scusarvi per via della richiesta rivolta ad un bambino, in visita con la sua classe al tempio Tsuglagkhang di Dharamshala. Nel momento del saluto, il leader spirituale ha invitato il bambino a “succhiargli la lingua” e le immagini, che hanno indignato molti, sono diventate virali in pochissimo tempo.
Nelle scuse ufficiali si parla di uno scherzo e del fatto che il monaco sia solito prendere in giro chi incontra in modo innocente, anche in pubblico e davanti alle telecamere. In attesa di scoprire di più sul discusso episodio, conosciamo meglio colui che a soli quattro anni fu intronizzato come XIV Dalai Lama. Il suo nome è Tenzin Gyatso ed è nato a Takser il 6 luglio del 1935. Ecco alcune informazioni su di lui.
Lui preferisce definirsi un semplice monaco buddista, ma è la guida spirituale più importante del Tibet. Tenzin Gyatso aveva pochi anni quando è stato riconosciuto come la reincarnazione del tredicesimo Dalai Lama, Thuben Gyatso. Originario di Taktser, nella provincia dell’Amdo, nel Tibet nord-orientale, proviene da una famiglia di agricoltori e sin dall’età di sei anni ha ricevuto un‘educazione monastica. Dalla logica alla grammatica, fino alla medicina e la filosofia: la preparazione è stata di quelle eccellenti e, a 23 anni, il monaco ha superato con lode l’esame finale, conseguendo il titolo più prestigioso della filosofia buddista, il Geshe Lharampa.
Pur essendo un simbolo assoluto del Tibet, dal 1959 è stato costretto all’esilio per via dell’invasione cinese, a causa della quale aveva assunto poteri politici, confrontandosi anche con diversi leader cinesi. Da quel momento (1959), il leader spirituale ha sempre vissuto in India ,a Dharamsala, ma ha sempre tenuto a cuore la questione tibetana, proponendo negli anni piani di pace e soluzioni per salvaguardare il territorio e la popolazione del Tibet. Il Dalai Lama è riconosciuto a livello globale come un uomo di pace e, nel 1989, ha ricevuto il Premio Nobel per la pace, proprio in ragione della forte opposizione alla violenza nella lotta per la liberazione del Tibet.
Non solo, negli anni Sua Santità ha ricevuto numerosissimi riconoscimenti e prestigiosi premi, oltre a lauree honoris causa. Un vero e proprio esempio di responsabilità e di ricerca di dialogo attraverso la nonviolenza. Quello che non tutti immaginano è che il Dalai Lama è anche sui social. E ha un enorme seguito, tra Instagram, dove è seguito da oltre due milioni di followers, e Twitter, con un canale di quasi 20 milioni di followers. Lì potrete trovare diverse immagini del monaco e, come ultimo post, le scuse per quanto è accaduto nelle scorse settimane.
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