Continua lo scontro tra il cantante romano e la Croce Rossa Italiana dopo i fatti del Pala Mandela Forum di Firenze, durante uno dei concerti dell’ex marito di Michelle Hunziker. E, adesso, le due parti potrebbero ritrovarsi faccia a faccia in Tribunale.
In queste ore, la Croce Rossa Italiana, ha annunciato di adire a vie legali contro il cantante, raccontato una diversa versione dei fatti.
Le parole di Eros Ramazzotti contro i soccorritori della Croce Rossa Italiana, durante un suo concerto, continuano ad alimentare polemiche. Lo scorso 4 aprile, infatti, il cantante romano ha stoppato il suo concerto al Pala Mandela Forum di Firenze, dopo essersi accorto di un malore di una fan tra il pubblico. La donna – che sta bene ed ha continuato in seguito ad assistere all’evento – è stata soccorsa dai soccorritori presenti nella struttura, appartenenti alla Croce Rossa Italiana. Ma, secondo il cantante, i soccorritori avrebbero tardato il loro intervento.
Un’accusa pesante quella del cantante che, durante quei concitati minuti, si è rivolto dal palco agli stessi soccorritori con queste parole: “Siete arrivati 10 minuti in ritardo. Era già morta. Ca**o, siete in 18, che fate?”. La scena è stata ripresa da diversi spettatori presenti nel pubblico e i video sono diventati subito virali. Per questo motivo, sin dalle prime ore successive, si è sviluppato un acceso dibattito. Ma come sono andare davvero le cose? La CRI Italia ha raccontato una versione dei fatti differente.
La risposta della Croce Rossa
La vicenda ha suscitato grande clamore e la risposta della Croce Rossa Italiana non si è fatta attendere. Il Presidente del Comitato di Firenze della CRI, Lorenzo Andreoni, attraverso un comunicato, ha risposto duramente al cantante. Si legge: “Ci dispiace che il signor Ramazzotti se la sia presa con i nostri volontari davanti a migliaia di persone, quando dalla relazione sui fatti in nostro possesso, la prima squadra intervenuta in soccorso della persona in questione è arrivata sul posto in tempi più che consoni”.
Nel comunicato si spiega che soltanto la seconda squadra, giunta in supporto, sarebbe arrivata diversi minuti la prima squadra ma, sin dal primo intervento, si sarebbe appurato che la donna colta da un malore non fosse in pericolo. E, dunque, viste le parole di Eros Ramazzotti, Lorenzo Andreoni ha concluso: “[…] Come rappresentante dei 1.200 volontari della Croce rossa italiana di Firenze, mi sono rivolto al nostro legale, avvocato Massimiliano Manzo, con il quale stiamo valutando come procedere nei confronti di Eros Ramazzotti”.
