Pupo età, mogli, patrimonio, dove vive, perchè si chiama così, figlie: tutto su di lui e sulla sua eclettica carriera.
Cantante, cantautore ma anche conduttore Pupo è tra gli artisti più apprezzati degli ultimi decenni. Alcuni suoi brani sono considerati degli evergreen e hanno avuto la capacità di superare i confini italiani. Da Su di noi a Gelato al cioccolato, ma anche Sarà perché ti amo scritta per i Ricchi e Poveri, Pupo ha lasciato il segno nel mondo della musica. A quanto pare la scelta del nome d’arte Pupo non è attribuibile al cantante, sembra che il discografico Freddy Naggiar chiamasse Enzo in questo modo e il nomignolo gli è rimasto in quanto enfatizzava il suo viso da fanciullo.
Nato l’11 settembre 1955 a Laterina, in Toscana Pupo, vero nome Enzo Ghinazzi ha manifestato le sue doti artistiche sin da bambino. I genitori, il padre postino e la madre casalinga, hanno alimentato le sue ambizioni e credevano nel suo potenziale. Anche loro erano amanti della musica e il bel canto. La vita privata di Pupo è decisamente anomala, ma il cantante non l’ha mai tenuta nascosta. Nel 1974 ha sposato la moglie Anna da cui ha avuto due figli, in seguito ha riconosciuto una terza figlia nata da un rapporto occasionale con una fan.
Negli anni ottanta si è legato a Patricia Abati, sua manager. La relazione è andata avanti in segreto per un periodo poi Pupo ha deciso di confessare il tutto alla moglie. Dopo un primo momento critico e di distacco il cantate ha trovato il modo di rimanere con entrambe le donne e ad oggi vive una relazione aperta: le due signore hanno consapevolmente accettato la situazione. Oggi vive a Ponticino con Anna e a Firenze con Patricia che lo accompagna anche quando è in tour o in giro per lavoro.
Pupo, la ludopatia che cos’è
Pupo ha sofferto di ludopatia, patologia che crea una vera dipendenza al gioco. Il cantante si è trovato a fronteggiare a causa di questa malattia dei gravi problemi economici. In un momento della sua vita ha mediato anche il suicidio.
Il cantante ha rivelato che la vera vittima del suo vizio è stata soprattutto la mamma: “Mia mamma è stata la vera vittima del mio vizio, perché lei aveva sia il figlio che il marito con questa malattia.” Oggi n’è uscito, ma ha dovuto seguire un apposito percorso per riprendere in mano sia la sua vita privata che quella professionale.