Una frase pronunciata da uno degli avvocati di Donald Trump, ha mandato su tutte le furie la sorella di Tupac Shakur, il rapper scomparso tragicamente alcuni anni fa
Secondo Alina Habba, uno dei molti avvocati che fanno parte del collegio difensivo di Donald Trump, comparso ieri davanti al Grand Jury di Manhattan per rispondere di 34 capi di accusa, l’ex presidente americano sarebbe come Tupac Shakur e Notorius BIG.
Una considerazione che ha mandato su tutte le furie i fan e gli amici dei due rapper. In modo particolare
La sorella di Tupac che ha postato un commento estremamente risentito e definendo la frase ‘blasfema’.
Donald Trump e Tupac Shakur
Habba aveva espresso il suo commento durante una intervista nel podcast The Benny Show, affermando che le battaglie legali affrontate da Trump contribuiranno solo a migliorare il suo profilo, in modo simile a quella di altre celebrità, diventate più popolari dopo aver affrontato il carcere. E in questo senso ha citato proprio Tupac e Notorius BIG. Accomunati dalla professione e dall’arte nella vita. Ma profondamente divisi da un odio viscerale e da una grande rivalità. Tanto da condividere anche la stessa tragica fine.
Shakur è morto nel 1996 a Las Vegas in un agguato del quale inizialmente fu accusato proprio Notorius. Che morì nemmeno sei mesi dopo a Los Angeles in circostanze molto simili.
Condizioni differenti
A rispondere al commento della legale, la sorella di Tupac, Set Shakur, ha criticato l’avvocato per le osservazioni e ha affermato che il suo defunto fratello ha guadagnato popolarità solo grazie al potere della sua musica, e non sulle sue controversie.
“La popolarità di mio fratello è commisurata alla sua integrità, ai suoi principi e alla responsabilità personale, civile e collettiva” ha detto Set Shakur.
Che poi ha attaccato Trump in modo molto duro e diretto: “C’è un’altra grande differenza tra Trump e Tupac. Quando mio fratello fu accusato di abusi sessuali si assunse le sue responsabilità e accettò il confronto con i tribunali. L’ex presidente non ha mai fatto la stessa cosa…”