Con il 2023 sono 65 gli anni di carriera di Mina che registrò il suo primo disco nel 1958, il nuovo album si intitola Ti amo come un pazzo
Mina è un caso certamente più unico che raro a livello mondiale. In un momento storico in cui l’unica cosa che conta sembra essere apparire, la leggendaria cantante continua a evitare telecamere, fotografi, apparizioni pubbliche. E dal suo studio di Lugano di tanto in tanto offre perle discografiche di valore immenso.
Un talento unico, legato in modo indissolubile al suo modo schivo e sfuggente che ormai da tantissimi anni – l’ultima apparizione in TV fu con Milleluci, era il 1974 – la vede assente dalle scene. Dal giorno della sua ultima esibizione in Italia, 1978, in concerto al Bussoladomani, Mina non è mai più tornata su un palco. Il suo rapporto con il pubblico si limita a dischi, produzioni, pubblicità, sigle, pochissime immagini accuratamente sfumate di lei che canta in studio diffuse solo con il suo benestare.
L’album in uscita si intitola Ti amo come un pazzo e segue di tre anni Mina in Studio, pubblicato nel 2021 in piena pandemia. Dai dati ufficiali è il suo 75esimo album, il 72esimo con materiale inedito dopo i tre dal vivo che si fermano – per l’appunto – al 1978. Un disco interessante sotto molti aspetti.
Intanto perché proporrà una nuova canzone per la colonna sono del film di Ferzan Ozpetek, di cui si sa ancora poco, e che uscirà a Natale. Il regista di origine turca e Mina avevano già collaborato all’epoca di La Dea Fortuna. Mina aveva offerto la splendida Luna Diamante.
Importante anche la collaborazione con Blanco. Il vincitore del Festival di Sanremo dello scorso anno, nell’occhio del ciclone per le polemiche seguite alla sua esibizione di quest’anno e alla distruzione della sua scenografia di rose rosse, canterà con Mina il singolo Un Briciolo di Allegria.
Da sempre Mina presta particolare attenzione alle nuove generazioni. E non solo per strategie di marketing. Moltissimi gli artisti giovani, alcuni dei quali davvero lontanissimi dalla forma canzone classica che lei rappresenta, che hanno avuto il privilegio di duettare con la cantante. Se c’è una cosa che Mina ha saputo fare è stata quella di individuare sempre, con i suoi tempi e i suoi modi, autori straordinari.
La cantante ha dato voce e interpretazione alle parole scritte da Mogol. Ma anche da Fossati, con cui ha realizzato l’album del 2019 che recentemente è diventato disco di platino. In passato si è espressa attraverso i testi di Cocciante, Jannacci, De André, Battiato, Renato Zero, Zarrillo, Pino Daniele, Panella. E quando c’è stato da divertirsi scegliendo autori e arrangiatori alternativi, Mina non si è tirata indietro senza farsi mancare niente: ha giocato con i suoni alternativi di Manuel Agnelli e degli Afterhours in Tre volte dentro me.
Più classica, forse una delle cose migliori sentite in Italia in questi ultimi anni, è l’incredibile versione di Mina di Oggi sono io, presentata da Alex Britti al suo esordio a Sanremo diversi anni fa. Brano meraviglioso che la voce di Mina rende indimenticabile…
Mina ha collaborato con Tiziano Ferro sia come autore che come interprete in duetto. Poi anche con Mick Hucknall dei Simply Red, Giorgia, Pino Daniele. Il suo album più venduto di sempre è quello con Adriano Celentano, 25 anni fa.
Mina ha sempre azzardato scelte stravaganti in fatto di collaborazioni. Ha scelto Piero Pelù nel 1998, quando ancora non era la star globale e televisiva che avrebbe fatto Sanremo ma il cantante dei Litfiba. La strana coppia incide una versione italiana molto bella di Stay, un vecchio brano delle Shakespeare’s Sisters.
A convincere Mina a queste collaborazioni sono soprattutto i gusti musicali dei due figli: Massimiliano Pani, che ha prodotto e arrangiato quasi tutti i dischi della madre, e Benedetta Mazzini, attrice, autrice e conduttrice televisiva. Fu lei a farle conoscere i Subsonica. Il cui tastierista Boosta per Mina produce due canzoni, La Clessidra e Non ti voglio più. L’esperimento è talmente tanto affascinante che Mina chiede ai ragazzi sonici di Torino altro materiale. Che arrivano dalla chitarra della band, Max Casacci con Solo se sai rispondere.
Ma la collaborazione forse più stralunata in assoluto è forse quella con Mondo Marcio. La cantante chiede al rapper milanese un contributo su albuni brani. Una collaborazione che nasce su presupposti davvero bizzarri.
É lui, 25 anni, a chiamare la produzione della cantante per farsi autorizzare alcuni sample su cui stava campionando un brano. Lei ascolta e non solo approva. Ma le piace, e chiede altri brani sui quali lavorare. Nasce una delle collaborazioni più strane e atipiche della scena italiana di questi ultimi anni che partorisce un paio di canzoni strepitose, su tutte Angeli e Demoni, scritta da Mondo Marcio appositamente per lei.
La collaborazione con Blanco è solo l’ultima della serie che Mina, dal suo buen retiro di Lugano, offre a una scena italiana alla disperata ricerca di novità, qualcosa di davvero diverso da ascoltare.
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