Giada Agasucci: “Spero che qualcuno trovi conforto con la mia musica” [ESCLUSIVA]

Velvet Mag ha contattato telefonicamente Giada Agasucci per parlare del nuovo singolo Non lasciarmi andare, presentato al Salaria Sport Village di Roma. Si tratta di un brano autobiografico e di denuncia, nel quale vuole comunicare e condividere un periodo difficile della sua vita: una denuncia contro la violenza fisica e psichica che una donna può subire da un uomo.

Com’è andata la presentazione?
Molto bene. È stata una giornata intensa perché ho fatto una conferenza e delle interviste. Ero agitata, ma è andata bene. La risposta dei fan è stata superpositiva, ho letto tutti commenti positivi. Non so se quelli negativi mi siano sfuggiti o meno (ride, ndr)! Loro aspettavano da tanto un inedito, visto che sono stata ferma per un anno. Avevo un po’ di ansia perché volevo stupire i ragazzi che mi seguono da sempre e anche quelli da meno tempo. Da qualche tempo poi lavoro con una nuova squadra, quindi volevo capire se il pubblico avrebbe apprezzato un progetto fatto con un team inedito.

Come ti senti a raccontare attraverso un brano una brutta vicenda che ti ha visto protagonista…
In realtà prima di questa canzone ho fatto un percorso in cui mi sono liberata. Quello che ho vissuto mi ha causato un blocco psicologico che ho decido di esternare solo dopo anni. Tutto grazie ad una persona, che è il mio attuale fidanzato, che mi ha aiutato ad aprirmi. Così ho iniziato a parlare di questo problema anche con le persone che lavorano con me e ho deciso di realizzare un singolo. Con questo argomento spero che qualcuno trovi conforto.

Che messaggio vuoi dare a chi ha vissuto o sta vivendo quello che hai passato anche tu?
Consiglio di circondarsi di persone a cui vogliono davvero bene come parenti e/o amici stretti. Bisogna parlare, sia che si tratti di violenza fisica, sia quella psicologica. È necessario chiedere aiuto e bisogna avere il coraggio di farsi aiutare.

Com’è nata la collaborazione con 8P Management?
Conosco Alessio Fiorucci, autore del brano, da due anni. In realtà ci siamo incontrati qualche tempo fa per caso e ci stiamo trovati subito bene a pelle. Così abbiamo deciso di collaborare. In realtà con tutta la squadra ho trovato subito sintonia. C’è un certo feeling. Ormai siamo una vera e propria famiglia. Poi siamo tutti giovani, quindi oltre al lavoro ci divertiamo.

Parentesi Amici: c’è qualcuno di questa edizione appena finita che ti piace in particolare?
Dallo scorso anno tifavo Andreas (Muller, ndr), anche se di ballo ci capisco meno rispetto al canto. Comunque quando ero nella scuola ho appreso qualcosa sulla danza. Era il mio preferito. Per quanto riguarda il canto Federica (Carta, ndr) ha un bel timbro, mentre di Riccardo (Marcuzzo, ndr) apprezzo il fatto che sia migliorato tantissimo nel corso dei mesi. La stessa cosa che è successa a me, tra l’altro. Sono entrata che ero una bambina e sono cresciuta man mano.

Progetti futuri?
Per l’estate sarò in tour in giro per l’Italia. Al momento ci stiamo concentrando sui live. Da settembre in poi ci chiuderemo in studio per lavorare al nuovo album.

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