Gianni Morandi ha raccontato a ‘La Stampa’ i retroscena del suo duetto con Fabio Rovazzi nella canzone ‘Volare’, diventato un tormentone in tutta Italia.
Gianni Morandi, in vetta alle classifiche con l’ardito duetto con Fabio Rovazzi nella canzone Volare, ha parlato della sua nuova canzone e di tanto altro nel corso di un’intervista concessa a ‘La Stampa’: “In questo momento interessante della musica italiana, Rovazzi è un caso a parte. Lui pensa alle immagini, le canzoni sono quasi una scusa per fare i suoi piccoli film. Lui esce dalla Rete, non dai talent. Ha cominciato a fare video che aveva 15, 16 anni, poi J-Ax e Fedez gli hanno dato una chance. Sta scrivendo un film, è il suo sogno e il suo progetto. La canzone la senti cantare per strada, in spiaggia, è un giochino divertente, però io mi sono divertito soprattutto a girare il video”.
Morandi spiega i retroscena del duetto: “Avevo pubblicamente apprezzato Andiamo a comandare e Tutto molto interessante. Forse l’idea di fare un video insieme gli è venuta allora. Mi ha chiamato alla fine dell’anno scorso. ‘Faresti qualcosa con me?’. Perché no? Alla base c’è una sceneggiatura vera. Mi ha detto: ‘l’idea sarebbe che tu il duetto non lo vuoi fare e noi per convincerti rapiamo tua moglie’. Non posso dire che tutti fossero d’accordo che lo facessi, nel mio entourage, a casa. Anna era titubante. Le ho detto: ‘dopo tanti anni, se non mi diverto e mi prendo un po’ in giro…’ Rovazzi le ha chiesto di venire ad ascoltare il pezzo, le ha detto: ‘fai solo una scena con il bavaglio, non devi neanche parlare, se non ti piace non la mettiamo’. Solo dopo le ha detto che aveva avuto l’idea del finale, in cui lei è protagonista. Ha aiutato anche nostro figlio Pietro: ‘Mamma, fallo, fidati. Rovazzi è bravo”’.
Ed è stato un successo. “Eh, in questi giorni mi è successo quattro o cinque volte di vedere mamme che mi riconoscono e figli che dicono: ‘Ah, è l’amico di Rovazzi’. Un bambino in spiaggia a Marina di Ravenna ha chiesto: ‘Adesso arriva anche Rovazzi?’ Gliel’ho detto a Rovazzi: ’Chiaro che nel film facciamo una parte, io e Anna’. Lui rideva… È simpatico, ha una faccia da Buster Keaton giovane. Non è stupido, non è arrogante, anzi, si mette sempre in discussione. È affettuoso con le persone, però è determinato, ha le idee chiare. E ha tenuto in mano questo piccolo film da solo, a 23 anni. (La differenza di età) rende tutto più interessante, perché un ventenne con un settantenne non si era mai visto. È evidente che Rovazzi con Tiziano Ferro o Fedez non avrebbe avuto la stessa forza”. Chiosa finale sui progetti futuri di Morandi: “Cercherò canzoni. Vorrei fare ancora qualche concerto, qualche incisione. Vengo dal duetto importante con Baglioni, da questo gioco divertente con Rovazzi, ho girato un film per Mediaset, ora vorrei fare qualche spettacolo da solo. Finché ce la faccio, poi vediamo”.
Photo credits: Facebook
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