Clementino condurrà l’edizione 2017 dello storico Concerto del Primo Maggio a Roma assieme a Camila Raznovich. Il rapper ha rivelato alcune anticipazioni nel corso di un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’, tra Fiorello e Paolo Sorrentino…
L’annuncio ufficiale è arrivato nei giorni scorsi: a condurre il Concerto del Primo Maggio 2017 a Roma saranno Camila Raznovich ed il rapper Clementino. L’artista di Nola, sul palco come cantante nel 2013, ha rilasciato alcune dichiarazioni nel corso di un’intervista concessa al ‘Corriere della Sera’: “Nel 1999, arrivato con amici napoletani, vidi gli artisti come puntini dalle ultime file. Nel 2004 ero sotto al palco. Nel 2013 ci sono salito, su quel palco, e adesso, nel 2017, mi affidano addirittura la conduzione. Se continua così fra due anni mi fanno direttore di Rai3! Nel 2013 sul palco indossai la felpa con la faccia di Fabri Fibra per solidarietà, perché non ritenevo giusto cacciarlo così: io con il rap faccio divertire, sono solare e pacifico anche quando racconto i problemi italiani. Ma l’hip hop ha tante sfaccettature, liberi di scegliere!”.
Clementino ha anticipato alcune sue idee per l’edizione 2017 del Concertone, partendo dal suo ultimo album intitolato Vulcano: “Mi sento il fuoco dentro. Ho scelto di cantare le mie passioni con ironia, infischiandomene dei passaggi radiofonici. Al concertone sarò un master of ceremonies, MC come le iniziali del mio nome! Farò casino, chiederò al pubblico di darmi una base e rapperò sopra quei 600mila e passa beat. Sfrutterò la lunga esperienza di animatore turistico. Io come Fiorello? Paragone immenso, ma sì”.
Una canzone del suo ultimo disco è un omaggio a Paolo Sorrentino. Clementino ha spiegato: “Mi ha telefonato per ringraziarmi, era emozionato. A piazza San Giovanni lo inviterò e gli stringerò la mano. Ai sindacati dico di essere vicini alla gente, loro e le istituzioni: un campetto di calcio o un piccolo teatro aperti a Secondigliano sono meglio di una nuova fabbrica. Creano occupazione, intrattengono e non inquinano. Con questo slogan mi preparo a salire sul palco, e con un piccolo segreto personale. Leggo tanto, tantissimo. Anche ad alta voce. Ultimamente de Saint-Exupéry, Il piccolo principe. Aiuta a ottenere una buona dialettica. Sono già emozionato. Posso spaccare”.
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