Il prossimo venerdì 21 aprile, in occasione del primo anniversario della morte di Prince, sarà disponibile sulle principali piattaforme musicali l’EP postumo intitolato ‘Deliverance’, contenente sei canzoni composte dal folletto di Minneapolis e Ian Boxill nel periodo 2006-2008. Per la pubblicazione del disco, Boxill non avrebbe chiesto alcun permesso agli eredi dell’artista, che pertanto avrebbero deciso di intentare una causa contro l’ingegnere del suono.
Grande sorpresa per i fan di Prince in arrivo venerdì 21 aprile, proprio ad un anno di distanza dalla morte del ‘folletto di Minneapolis’: quel giorno, infatti, arriverà sulle principali piattaforme musicali un EP postumo, intitolato Deliverance e contenente sei canzoni inedite composte dall’artista e dall’ingegnere del suono Ian Boxill tra il 2006 ed il 2008.
All’epoca, quando era senza etichetta discografica, Prince scrisse e produsse alcuni brani assieme a Ian Boxill, che ha collaborato in passato anche con 2Pac, Gladys Knight e Janet Jackson. Nelle settimane successive alla morte dell’artista il 21 aprile 2016, il collaboratore ha deciso di rimettere mano alle canzoni, ultimandone le lavorazioni fino ad arrivare alla pubblicazione di un EP. “Penso che Deliverance sia un disco in linea con quanto sta succedendo oggi nel mondo. Spero che quando le persone ascolteranno Prince cantare queste canzoni proveranno una sensazione di comfort – le parole di Ian Boxill riportate da ‘The Guardian’ – Una volta Prince mi disse che andava a letto ogni giorno col pensiero di bypassare le grandi major della discografia e arrivare direttamente al pubblico. Per questo, come lui avrebbe voluto, abbiamo deciso di pubblicare l’ep in maniera indipendente”.
La decisione di pubblicare il disco ha suscitato numerose polemiche, come riporta ‘TgCom24’. Ian Boxill, infatti, non avrebbe chiesto alcun permesso agli eredi di Prince, che avrebbero così deciso di intentare una causa contro di lui. Gli eredi dell’artista scomparso il 21 aprile 2016 chiederebbero la restituzione dei master sostenendo che ci fosse un contratto tra il ‘folletto di Minneapolis’ e Boxill secondo cui le canzoni sarebbero dovute restare di proprietà di Prince.
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