Avril Lavigne, ecco il ritorno: nuovo album e cambio etichetta

Avril Lavigne ha annunciato il suo ritorno sulla scena musicale dopo il lungo periodo di pausa per motivi di salute. Il prossimo album sarà realizzato in collaborazione con una nuova etichetta discografica. Ecco il messaggio della cantante: “Incredibilmente entusiasta di far parte della famiglia BMG e di lavorare con loro sul rilascio di #AL6! Sarò felice di condividere con voi più dettagli nelle prossime settimane!”. Sarà proprio #AL6 il titolo del nuovo disco di Avril Lavigne, il sesto della sua carriera per l’appunto, oppure questo è solo il nome provvisorio del progetto? L’album segue i precedenti “Let Go” (datato giugno 2002), “Under My Skin” (maggio 2014), “The Best Damn Thing” (aprile 2007), “Goodbye Lullaby” (marzo 2011) e “Avril Lavigne” (risalente al 5 novembre 2013).

Fan di Avril Lavigne, esultate: la cantante sta per tornare! L’artista di Belleville ha annunciato il suo ritorno sulla scena musicale dopo il lungo periodo di pausa (quasi quattro anni dall’ultimo album) dovuto a motivi di salute. Questo il messaggio pubblicato dalla cantante sul suo profilo Facebook, a corredo di un video che la ritrae al pianoforte: “Incredibilmente entusiasta di far parte della famiglia BMG e di lavorare con loro sul rilascio di #AL6! Sarò felice di condividere con voi più dettagli nelle prossime settimane!”

Avril Lavigne ha quindi reso ufficiale un cambiamento importante per la sua carriera musicale: il passaggio all’etichetta discografica BMG dopo il divorzio con Epic Records. Come indica la sigla scelta per presentare il progetto, #AL6, il prossimo disco di Avril Lavigne sarà il sesto della sua carriera. Sarà proprio questo il titolo dell’album oppure #AL6 è solo il nome provvisorio del nuovo prodotto discografico?

L’ultimo disco della cantante canadese, intitolato Avril Lavigne, risale al 5 novembre 2013. I precedenti album dell’artista sono Let Go (datato giugno 2002), Under My Skin (maggio 2014), The Best Damn Thing (aprile 2007) e Goodbye Lullaby (marzo 2011). 

Photo Credits: Facebook

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