Spiacevole fuori programma durante il concerto di Aaron Carter al Loony Bin Bar di Bradley, in Illinois, nella serata di venerdì 17 febbraio: il cantante è stato picchiato sul palco da un membro della band ILL State che ha aperto la serata. A scatenare l’aggressione sarebbe stato un commento razzista di Aaron Carter, che, però, ha smentito la circostanza. La polizia sta investigando sull’accaduto.
Aggressione shock ad Aaron Carter, sul palco del Loony Bin Bar di Bradley, in Illinois: il cantante è stato picchiato da un componente della band ILL State che aveva aperto il suo concerto. A scatenare la lite sarebbe stata una frase razzista pronunciata da Aaron Carter, circostanza smentita però dallo stesso cantante, fratello minore del membro dei Backstreet Boys Nick. È successo nella serata di venerdì 17 febbraio.
Secondo quanto riferisce ‘TMZ’, che ha pubblicato anche un video della rissa, la band ILL State aveva appena terminato l’Opening Act quando un membro del gruppo ha iniziato a prendere i cellulari dei fan e a fare video mentre Aaron Carter provava ad esibirsi sul palco. Il cantante ha chiesto così alla sicurezza di allontanare il disturbatore, che avrebbe sentito pronunciare da Aaron Carter la frase “Bye Felipe”, dal meme “Bye Felicia” usato per indicare quando a nessuno interessa che una persona vada via. Il componente della band ILL State avrebbe inteso la frase come razzista e, una volta al bar, è tornato sullo stage per aggredire il cantante. Nel corso della lite sarebbero stati danneggiati anche un pc ed una cassa. Aaron Carter, sanguinante, è stato visitato al pronto soccorso.
Tantissimi i messaggi all’indirizzo di Aaron Carter sui social network. Su Twitter, il cantante ha smentito di aver pronunciato frasi razziste all’indirizzo del suo aggressore, aggiungendo che, se non arriveranno le sue scuse pubbliche, procederà fino in fondo in Tribunale. La polizia sta investigando sull’accaduto.
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