È passato più di un mese dalla morte di George Michael, eppure ancora non si sa nulla riguardo i funerali. Secondo quanto riporta il Daily Mirror sarebbero rimandati a causa degli ulteriori test da fare sul corpo dell’artista per accertare le cause del suo decesso…
Il 25 dicembre 2016 è morto George Michael, eppure a più di un mese dalla scomparsa ancora non si sono svolti i funerali. Secondo quanto riporta il Daily Mirror la cerimonia (tra l’altro dovrebbero essere due, una privata per amici e parenti, l’altra pubblica anche per i fan) è rimandata a causa degli ulteriori test tossicologici da fare sul copro dell’artista. Per queste verifiche ci vorrebbero diverse settimane proprio per capire se ci sarà poi bisogno di aprire un’inchiesta o no sul caso. A causare il decesso è stata un’insufficienza cardiaca che ha provocato un infarto nel sonno oppure c’è dell’altro?
Secondo alcuni si tratta di droga. Secondo l’ex amante Paul Stag il cantante faceva uso di Liquid G (nota anche come Chems e GHB), una droga afrodisiaca, usata per migliore le prestazioni sessuali: “George era pazzo del Liquid G – ha dichiarato al The Sun – ne apprezzava molto gli effetti. Sono sicuro al 100 per cento che l’abbia preso anche alla vigilia di Natale, poche ore prima della sua morte. Era un uomo incredibilmente attivo sotto il profilo sessuale. Nella sua mente i farmaci erano associati al sesso, e il sesso alla droga. Sono convinto che non abbia mai smesso di assumerlo fino al momento della sua morte”.
Anche il cugino Andros Georgiou la pensa come l’uomo: “Erano nuovamente entrate a fare parte della vita del cantante – ha detto nel programma della BBC dal titolo Victoria Derbyshire – cocaina e crack erano quelle più usate. Penso solo che abbia preso qualcosa di troppo, mescolato con antidepressivi e altri farmaci con l’alcol. Credo che il suo cuore abbia semplicemente smesso di battere”.
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