Mistero sulla morte di George Michael, l’ex amante: “Prendeva una droga afrodisiaca”

Ancora mistero sulla morte di George Michael. Dopo le parole del compagno e del cugino arrivano le pesanti dichiarazioni dell’ex amante. Secondo Paul Stag il cantante faceva ancora uso di droga ed in particolare di una afrodisiaca, utilizzata per migliorare le prestazioni sessuali. Sarà vero oppure no?

George Michael è morto il 25 dicembre 2016, eppure ancora non sono state chiarire le cause della sua scomparsa. A parlare ora è l’ex amante Paul Stag attraverso un’intervista al The Sun: a suo dire il cantante faceva uso di Liquid G (nota anche come Chems e GHB), una droga afrodisiaca, usata per migliore le prestazioni sessuali: “George era pazzo del Liquid G, ne apprezzava molto gli effetti. Sono sicuro al 100 per cento che l’abbia preso anche alla vigilia di Natale, poche ore prima della sua morte. Era un uomo incredibilmente attivo sotto il profilo sessuale. Nella sua mente i farmaci erano associati al sesso, e il sesso alla droga. Sono convinto che non abbia mai smesso di assumerlo fino al momento della sua morte”.

In realtà i due hanno smesso di frequentarsi nel 2013 – dopo nove anni – quando Michael si è fidanzato con Fadi Fawaz: “Mi ha chiesto di procurargli quella droga per 300, 400, 500 volte – ha continuato – Mi contattava come e quando voleva. In alcuni casi anche due volte a settimane, altre volte trascorrevano settimane tra una chiamata e l’altra a causa del suo lavoro. Gli piaceva che il liquido gli fosse consegnato all’interno di piccole bottiglie rosa“. Come reagirà la famiglia a queste insinuazioni?

Negli ultimi tempi l’artista aveva ammesso di aver smesso con le sostanze stupefacenti ormai da qualche anno. In ogni caso la prima autopsia avvenuta qualche giorno dopo il decesso non è riuscita a chiarire cosa abbia scatenato l’insufficienza cardiaca: un infarto nel sonno oppure l’assunzione di droghe? Anche il cugino Andros Georgiou la pensa come Stag: “Erano nuovamente entrate a fare parte della vita del cantante – ha confessato nel programma della BBC dal titolo Victoria Derbyshire – cocaina e crack erano quelle più usate. Penso solo che abbia preso qualcosa di troppo, mescolato con antidepressivi e altri farmaci con l’alcol. Credo che il suo cuore abbia semplicemente smesso di battere”.

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