Abbiamo contattato telefonicamente Wrongonyou, cantautore classe 1990 romano che si sta ritagliando uno spazio sempre più importante nel panorama musicale. Venerdì 18 novembre è uscito il suo EP “The Mountain Man”. Ora, sta lavorando al suo primo album, in uscita nei prossimi mesi per Carosello.
Wrongonyou è lo pseudonimo del musicista romano classe 1990 Marco Zitelli. Nell’estate 2016 ha aperto i concerti del tour teatrale di Niccolò Fabi, a settembre è stato premiato come Artista del Mese di MTV New Generation e a novembre è uscito il suo EP “The Mountain Man”.
La sua carriera da solista è iniziata con un episodio assolutamente fuori dal comune, come d’altronde è il suo talento. Attorno al 2013 ha iniziato a scrivere suoi brani e a pubblicarli su internet. Le canzoni sono arrivate all’orecchio di un professore di Sound Technology dell’Università di Oxford, che lo ha invitato a registrare negli stessi recording studios da cui, nel ’91, sono partiti gli Shinding, oggi conosciuti come Radiohead.
La nostra intervista esclusiva parte proprio da questo aneddoto. Raccontaci un po’ come è andata…
“Da lì è partito tutto. Ero appena tornato da un tour in America con un gruppo ed arrivavo, quindi, da un contesto in cui tutto era gigante e divertente. Tornato a casa in Italia, mi sono risvegliato in camera mia con il computer rotto, la ventola che faceva rumore e… Ho mollato tutto, ho iniziato a scrivere canzoni e a metterle online. Mi sono ritrovato sul conto una donazione di 1,50 sterline e, poi, l’e-mail di quel professore con l’invito ad andare a registrare negli studios. Quel demo è stato la scintilla”.
Tra le tue fonti d’ispirazione spicca la musica di Justin Vernon (Bon Iver). In cosa sei stato più ispirato?
“Mi ha colpito molto la storia ed il personaggio dietro. Ho capito che si poteva fare musica senza essere inquadrato da rigide linee mentali, Non è anarchia, ma menefreghismo totale di ogni regola per amore nei confronti di se stessi, per il piacere di fare una cosa solo perché ‘ci piace e ci emoziona perché è così’. Così, ho iniziato anch’io a fare musica in questo modo. A sconvolgermi veramente, però, anche più dei Bon Iver, è stata la carriera solista di John Frusciante“.
Il tuo percorso, fino ad ora, è stato molto diverso rispetto a quello di altri artisti del panorama musicale odierno. Oggi, del resto, in Italia spesso la musica mainstream fa rima con talent show o con Sanremo. Come ti poni rispetto a questi programmi?
“Oggi è difficile emergere perché si può dire che ormai l’immagine supera la musica, ma è possibile e io ci sto riuscendo. Quel poco che ho costruito, l’ho fatto semplicemente essendo me stesso e mettendocela tutta. Ho aperto i concerti di Niccolò Fabi ancora prima di far uscire il mio disco ed è stato bello farlo in maniera naturale: un giorno, Niccolò mi ha chiamato per conoscermi, ci siamo visti a Trastevere e mi ha proposto di fare le aperture del suo tour. Senza manager o etichette dietro. Lì capisci che la musica vince su tutto. Per quanto riguarda i talent, io ho fatto amicizia con diversi ragazzi usciti da X Factor e loro mi sono apparsi felici. Un talent ti dà, ma secondo me ti toglie anche. A mio avviso, quando non sei più in tv, ad un certo punto sparisci e cadi in un baratro. Se vai là e fallisci, purtroppo, è difficile risalire. Io, la partecipazione ad un talent, la vedo un po’ come un’ultima spiaggia. Mi avevano chiamato tutti, da X Factor a The Voice passando per Italia’s Got Talent, ma è arrivata la firma con Carosello e ho preferito dire no e continuare per la mia strada. Sanremo? Mai dire mai, io sono un po’ pazzo (ride, n.d.r.). Da una parte mi piacerebbe, ma sarebbe ancora più figo andare lì come ospite e portare un paio dei miei pezzi”.
Il 18 novembre, dopo diverse canzoni pubblicate su internet, è uscito il tanto atteso EP “The Mountain Man”. Come mai hai deciso di aspettare così tanto?
“Avevo paura a fare uscire il disco, non mi andava di buttarlo lì. Mi sono preso il mio tempo per capire bene chi ero e cosa volevo. So che è stata una sofferenza per qualche persona che si è ascoltata in loop i miei pezzi online (ride, n.d.r.), ma l’attesa è servita anche a creare l’acquolina in bocca nel pubblico. Al ritardo, poi, ha contribuito anche la firma con Carosello, arrivata proprio mentre stavo uscendo da ‘indipendente’. Per carità, quella firma è stata una benedizione eh! (ride, n.d.r.) Ha permesso di far uscire un album con un senso. “The Mountain Man” è il mio biglietto da visita, dove ho mostrato quello che sono in questo momento. In questo EP c’è il mio rapporto con la natura e la spiritualità. Per farvi capire, mi sono trasferito in una casa il più vicina possibile ai boschi ai Castelli Romani proprio perché a volte sento l’esigenza di staccare la spina e camminare nel bosco”.
Come è andato il tour e quali sono i programmi futuri dal punto di vista dei live?
“Sono 3 mesi che non mi fermo. Sono andato a Los Angeles a registrare il nuovo album con Michele Canova. Una volta tornato dall’America, ho fatto 2 giorni di prove e poi sono partito con il tour. L’ultima data ce l’ho il 29, poi mi prenderò una pausetta. E magari mi faccio una casa sull’albero! (ride, n.d.r.) In vista della ripartenza, l’idea è quella di fare un tour chitarra e voce, in location più piccole”.
Ci hai parlato del nuovo album, cosa puoi anticiparci? Sono previste collaborazioni?
“Il nuovo album è quasi chiuso, non c’è ancora una data d’uscita prevista ma vorrei che uscisse tra Marzo e Maggio. Canterò sempre in inglese perché di cantare in italiano proprio non mi esce, non ho la stessa naturalezza di quando canto in inglese. L’idea è quella di riprendere un po’ il filone avviato con il brano ‘Killer’, miscelando soul, elettronica e l’anima folk che mi è uscita nell’ultimo periodo. I testi saranno ancora più incentrati sulla natura e la spiritualità. E ci sarà pure qualche traccia romantica! Secondo me abbiamo fatto una cosa che suona nuova in questo panorama italiano. Per il momento non sono previste collaborazioni, anche se ho lasciato ancora qualche spazio. Non sarà presente nel mio disco, però posso svelarvi che è in arrivo una sorpresa con un cantante italiano importante!”.
Photo Credits: Ufficio Stampa
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