Luciano Ligabue, ospite di Fabio Fazio alla trasmissione di RaiTre “Che tempo che fa”, ha presentato il suo ultimo album “Made in Italy” e annunciato l’arrivo di un suo nuovo film: “Ora sono finite le scuse perché la storia c’è e può darsi che si faccia”.
Dopo Radiofreccia del 1998 e Da zero a dieci del 2002, a distanza di quattordici anni Luciano Ligabue prepara il ritorno dietro la macchina da presa. L’annuncio è arrivato nel corso della trasmissione di RaiTre “Che tempo che fa”, condotta da Fabio Fazio.
Il rocker di Correggio ha dichiarato: “Ho letto la notizia del film, la danno per certa ma non lo sapevo neanch’io che fosse certo. Me lo avrebbero potuto comunicare! (ride, n.d.r.) Il disco sì presta, lì una storia c’è. Quando mi chiedevano ‘Perché non fai un altro film?’, io rispondevo ‘Perché non ho una storia’. È stata la mia scusa per 14 anni. Ora sono finite le scuse perché la storia c’è e può darsi che si faccia il film. ‘Da zero a dieci’ l’ho girato in pellicola, dovrei studiare”.
Ligabue ha anche parlato del suo ultimo album Made in Italy: “Volevo cercare di dar voce alla singola persona, in un momento in cui veniamo spesso rappresentati per categorie, per aggettivi, senza alcuna attenzione per le differenze. La mia storia l’ho raccontata fin troppo e allora ho pensato alla storia di Riko (il mio secondo nome è Riccardo), che potrebbe essere un alter ego, un’altra parte di me, quello che sarei voluto essere se non fossi Ligabue. Ho voluto provare a raccontare la sua storia, quella di un uomo che vive oggi in questo Paese, sicuramente più inca..ato di me perché non godendo dei miei privilegi ha tutte le ragioni per essere arrabbiato, ma che sbaglia nel pensare che tutte le colpe della sua infelicità siano esterne. Ha ragione di essere inca..ato con la società ma deve capire che parte della sua infelicità è nel suo modo di vedere le cose. Questo è un po’ l’invito che fa questo disco”.
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