Il tribunale civile di Roma ha accolto il ricorso di Siae e FederConsumatori sul secondary ticketing: multe fino a 2mila euro per chi cerca di ‘piazzare’ in rete i biglietti per le due date di Milano del 3 e 4 luglio 2017 dei Coldplay.
Svolta nel caso Secondary Ticketing: il Tribunale Civile di Roma ha accolto il ricorso d’urgenza presentato a ottobre dalla Siae, con il sostegno di Federconsumatori, riguardante i due concerti a Milano dei Coldplay in programma il 3 e 4 luglio 2017 allo stadio San Siro di Milano, i cui biglietti in vendita sui canali autorizzati sono andati esauriti in pochi minuti tra le proteste dei fan. Buona parte dei tagliandi erano subito ricomparsi a prezzi maggiorati sulle piattaforme internazionali di rivendita, facendo emergere un vero e proprio caso alimentato da un’inchiesta de “Le Iene” (LEGGI ANCHE: LE IENE, SERVIZIO SHOCK SUL BAGARINAGGIO DEI BIGLIETTI DEI CONCERTI [VIDEO]).
I magistrati hanno stabilito il divieto per organizzatori del concerto e piattaforme di secondary ticketing di rivendere i biglietti comprati in precedenza sul mercato primario offline o online, attraverso sistemi come ad esempo i ticket bot che consentono di aggirare il limite massimo di acquisti per singolo utente. Il Tribunale Civile di Roma ha fissato una multa di 2mila euro a biglietto per chi non rispetterà il divieto. “Si tratta di un grande risultato che il Tribunale abbia accolto le motivazioni presentate”, ha spiegato il direttore generale della Siae Gaetano Blandini in alcune dichiarazioni riportate da ‘La Repubblica’.. Secondo Blandini, per la prima volta è stata riconosciuta “l’illiceità dell’attività di bagarinaggio online”.
Lo scandalo Secondary Ticketing sulla rivendita ‘secondaria’ dei biglietti per i concerti in Italia ha assunto nelle scorse settimane contorni sempre più vasti, tanto che gli stessi cantanti italiani – da Vasco Rossi a Marco Mengoni passando per Giorgia e Ligabue – hanno preso pubblicamente le distanze da tale fenomeno (LEGGI ANCHE: SECONDARY TICKETING, SI ALLARGA L’INCHIESTA. E I CANTANTI PROTESTANO).
Riceviamo e pubblichiamo anche le dichiarazioni di Ander Michelena, CEO e Co-founder di Ticketbis, in merito alla sentenza del Tribunale di Roma sul ricorso presentato dalla SIAE sul secondary ticketing:
• “Siamo soddisfatti dell’ordinanza, che ha confermato la piena legittimità del modello di business di Ticketbis così come della vendita di biglietti sul mercato secondario.
• Riteniamo, infatti, che l’ordinanza non abbia accolto le richieste di SIAE, se non in maniera molto parziale e che, in ogni caso, non riguarda Ticketbis. In primo luogo la decisione ha chiarito come (citando dall’ordinanza) “la rivendita individuale e occasionale sul mercato secondario di biglietti di eventi musicali precedentemente venduti dall’organizzatore dell’evento sul mercato primario ai consumatori finali non può ritenersi illecita sotto il profilo della violazione del diritto d’autore”. La stessa sentenza ha inoltre rigettato la domanda cautelare di sequestro del sito e quella di sequestro dei biglietti dei concerti dei Coldplay posti in vendita sulla medesima piattaforma di commercio elettronico.
• L’ordinanza si limita quindi a vietare quell’attività di acquisto di biglietti sul mercato primario posta in essere dalle stesse piattaforme di secondary ticketing per rivenderli ad un prezzo maggiorato. Tale attività, come dimostrato dalla stessa sentenza, è estranea al business di Ticketbis, una piattaforma che mette in contatto persone che vogliono vendere i propri biglietti con clienti disposti a comprarli, e che è completamente indipendente da promotori e piattaforme di primary ticketing.
• Peraltro il giudice ha anche ribadito (i) la legittimità di Ticketbis; (ii) il ruolo di intermediario svolto in conformità con la normativa nazionale e comunitaria vigente.
• In un momento in cui il legislatore italiano ha deciso di intervenire per regolamentare il secondary ticketing, questa decisione conferma la necessità di un attento approfondimento al fine di assicurarsi che siano affrontati i veri temi del settore, come l’utilizzo di specifici sistemi informatici (i cosiddetti “BOT”) per acquistare ingenti quantità di biglietti e la trasparenza degli operatori. Per questo auspichiamo che le istituzioni italiane prevedano un serio processo di consultazione e non procedano con una regolamentazione frettolosa che corre il rischio di favorire il mercato nero offline dei biglietti e di colpire l’innovazione tecnologica. Ticketbis è pronta a collaborare con le istituzioni in Italia così come già fa in molti altri paesi”.
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