Il cantante Gigi D’Alessio era stato invitato a partecipare alla Festa dell’Unità dal Pd per parlare di SIAE e diritti d’autore. Il Vicepresidente del partito Raffaele Bianco ha negato l’invito a seguito dell’intervista rilasciata dal cantante al Corriere della Sera. D’Alessio ha confermato che non parteciperà per “non creare ulteriori malcontenti all’interno del partito”.
La Festa dell’Unità dovrà fare a meno della presenza di Gigi D’Alessio. Il cantante partenopeo era stato invitato per parlare di SIAE e diritti di autore, visto il suo passaggio a Soundreef, un gestore indipendente. Dopo l’intervista rilasciata al Corriere della Sera, dove l’artista parlava di problemi economici e di investimenti sbagliati, il Vicepresidente del Pd, Raffale Bianco, ha ritirato l’invito: “D’Alessio – ha detto – sembrerebbe infatti coinvolto in vicende di pignoramenti, debiti, libretti auto falsi, transazioni poco limpide, ipoteche ed azioni giudiziarie varie. Penso che alla luce di questa situazione poco trasparente il Pd non possa far finta di niente chiudendo un occhio”.
Gigi ha fatto sapere tramite il suo manager che non parteciperà all’evento “per non creare ulteriori malcontenti all’interno del partito”. Questa dichiarazione ha spaccato il Pd torinese aprendo una grossa polemica. Il Segretario provinciale Fabrizio Morri ha dichiarato: “Per l’uscita di un cretino che sta scatenando un caso che non esiste- difendendo apertamente il cantante partenopeo- Può non piacere, ma D’Alessio non è un delinquente”. Anche l’organizzatore della festa Saverio Mazza si è dimostrato mortificato per l’accaduto, tanto da presentare le proprie dimissioni al Segretario provinciale.
Dal canto suo Raffaele Bianco non è pentito delle sue scelte: “Bastava leggere i commenti della nostra gente per capire che il nome di D’Alessio era più che divisivo: non si recuperano voti invitando gente che non ci ha mai votato e che ha una storia che non c’entra niente con noi. Io resto qui e vado avanti. se poi il Pd vuole solidarizzare con D’Alessio faccia pure: la nostra gente non lo capisce”.
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