Velvet Music intervistato Leonardo Decarli in occasione del suo debutto ufficiale nel mondo della discografia italiana. Non voglio l’estate è il singolo d’esordio che sta già avendo molto successo: ma come sta vivendo lui questa bella novità? Ecco cosa ci ha detto…
Un brano divertente, fresco ed estivo è il debutto nel mondo della musica dello youtuber Leonardo Decarli che vanta la collaborazione di Shade: Non voglio l’estate è il titolo del primo singolo uscito venerdì 29 luglio 2016 che sarà accompagnato da un videoclip girato a Davide Sondelli a Napoli con la partecipazione di Jody Cecchetto, il figlio di Claudio. Decarli vanta 762mila iscritti su Youtube, 890mila fan su Facebook, 384mila follower su Twitter e i suoi video su Youtube hanno raggiunto quasi 2 milioni di visualizzazioni. Come andrà l’esperienza nel mondo della discografia?
Una domanda che sicuramente nessuno ti ha fatto oggi che è uscito il singolo… Ma com’è nata Non voglio l’estate?
Sai invece che sei la prima persona a chiedermelo? Dopo aver realizzato la cover di Sofia di Alvaro Soler con Filadelfo Castro ci siamo chiesti ‘Perché non fare una canzone tutta nostra?’. E così è nato questo brano per gioco che però inizialmente non mi piaceva tanto. Il testo non era proprio in linea con me, poi qualche giorno dopo l’ho riascoltato e ho iniziato a canticchiarlo. Solo in quel momento ho capito il potenziale del pezzo. Morale della favola siamo andati in studio di registrazione, l’abbiamo sistemato e aggiunto gli strumenti. Il risultato è stato inaspettato e tutto è nato in maniera completamente casuale. Non mi sarei mai aspettato di finire nella classifica dei brani più scaricati in meno di 24 ore. Da quando è stato pubblicato ho l’ansia. Continuo a fare avanti e indietro dentro casa (ride, ndr)!
Com’è nata la collaborazione con una major con la Warner?
Grazie a Pier Paolo Peroni che mi ha chiesto se avessi voluto proporre la canzone alla Warner. Non avrei potuto dire di no. Così c’è stata una vera e propria riunione nella sede di Milano e sono impazziti tutti al primo ascolto. Erano le 19.00 e Marco Alboni ha sorriso alla prima nota. Non ci potevo credere. Poi mi trovavo in un posto dove affianco avevo i cartonati di Benji e Fede, Alessio Bernabei. Mi sono emozionato soprattutto quando ho firmato il contratto, visto che c’era il logo della Warner che ho sempre visto sui cd che compravo abitualmente. Per me è un onore lavorare con loro.
Cosa ci vuoi anticipare riguardo il videoclip?
È stato realizzato in collaborazione con Blasteem che è una piattaforma web che ci ha messo a disposizione tutto. La sceneggiatura l’ho scritta io. Non sono presuntuoso, ma spesso gli youtuber sono gelosi dei loro prodotti. Nel video c’è anche il mio amico Jody Cecchetto, figlio di Claudio che ha lasciato il set della fiction che stava girando a Roma per venire a Pozzuoli a partecipare alle riprese.
Da Youtube alla discografia: sei pronto alle critiche degli haters?
Penso che prima di esprimere un giudizio la gente debba ascoltare ciò che ho fatto. In realtà se devo essere sincero anche io mi farei un paio di domande se vedessi un ragazzo che fino a ieri pubblicava le cover di Alvaro Soler sul web ed ora ha un contratto con una major. Il pezzo però è carino, fresco e non impegnativo. Io poi non sono un ragazzo di 17 anni che ha aperto da poco il suo canale Youtube. L’ho fatto nel 2006 e quindi sono 10 anni che pubblico contenuti. La gente non sa che ho studiato canto, non sa che ho fatto corsi di recitazioni, di dizione. Consiglio a tutti di ascoltare la canzone e poi giudicare. Anche se al giorno d’oggi c’è ancora gente che si diverte a criticare Gianna Nannini o i Pooh. In fondo il pubblico avrà sempre da ridire. A volte si tratta di frustrazione, altre invece sono critiche costruttive che mi servono. Il giorno che nessuno mi criticherà più significherà che non sarò più sul pezzo.
E poi hai studiato anche pianoforte…
Avevo un pianoforte perché mio fratello era il musicista di casa per questo motivo mi sentivo un po’ in obbligo di prendere almeno un piccolo diploma per saper suonare questo strumento. La gente non sa le cose. Tutto qua.
Ci sarà anche un album?
Per ora sto giocando, ma se il pubblico dovesse apprezzare la canzone non escluderei niente. I ragazzi che mi seguono – non uso la parola fan perché secondo me è più adatta per cantanti o attori – hanno sempre apprezzato le cover, ma chiedevano sempre ‘Quando ci fai ascoltare qualcosa di tuo?’.
Con chi ti piacerebbe collaborare?
Sono fan di Shade, per questo motivo sono molto onorato di averlo nel pezzo. Mi piacciono Tiziano Ferro, Marco Mengoni, Alessio Bernabei, ma tanti altri artisti anche del panorama rap. Ascolto ogni tipo di musica, anche quella country! Forse non riesco proprio a digerire il metal.
Ma se hai l’ansia come farai durante i concerti?
Non ho l’ansia da palcoscenico, quella l’ho superata tempo fa, ma ho l’ansia quando devo cantare. Prima di esibirmi a l’Aqualandia di Jesolo, per esempio, ho dovuto bere due spritz. Anche se è il prosecco che con un solo bicchiere mi dà alla testa (ride, ndr)! Con questo non voglio consigliare ai ragazzi di ubriacarsi, eh! Probabilmente ho l’ansia perché non sono sicuro di me quando canto su un palco e questo ha dei lati positivi e negativi. Negativi perché mi terrorizza letteralmente, positivi perché mi spinge a dare sempre meglio.
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