A quattro anni da “Lotus”, il 17 giugno 2016 finalmente esce il nuovo singolo di Christina Aguilera “Change”. Andrà in onda su Kiss FM, emittente radiofonica americana spesso utilizzata per le premiere dei comeback di singoli importanti.
Il brano non sarà presente nel nuovo disco di Christina, che ha realizzato questo singolo col solo obbiettivo di commemorare le vittime della sparatoria di Orlando. Christina è solo una delle tante star che si sono unite al cordoglio per la strage di Orlando, dove hanno perso la vita 49 ragazzi, all’interno di un club Lgbt, per mano di un folle. Il ricavato dell’inedito brano tributo, sarà devoluto alle famiglie delle vittime coinvolte nella tragedia di pochi giorni fa.
La cantante newyorchese ha dato altre volte appoggio alle comunità gay ed è una attiva filantropa: nell’aprile del 2003, l’associazione GLAAD (Gay & Lesbian Alliance Against Defamation) le ha consegnato un premio per il sostegno alla comunità per le immagini di persone gay e transgender contenute nel video di Beautiful. La cantante ha ringranziato dicendo: “Sono molto felice di aver ricevuto questo premio dalla GLAAD. Beautiful parla di come non si è accettati o ci si sente non accettati semplicemente perché si è se stessi, siamo tutti bellissimi nonostante le differenze e le insicurezze. Il mio video cattura la realtà che le persone gay e transgender sono bellissime, nonostante esistano ancora pregiudizi e discriminazioni nei loro confronti”.
Nel 2008 si è pubblicamente schierata contro la proposta di legge californiana che voleva vietare i matrimoni tra persone dello stesso sesso: “Penso che la proposta di legge sia solo discriminatoria e non riesco a capire come le persone riescano ad essere così chiuse di mente. […] Perché si dovrebbero mettere così tanti soldi al fine di realizzare qualcosa volta a impedire alle persone di amarsi e impegnarsi tra di loro? Non riesco a capirlo”.
Sempre nei giorni scorsi, Christina Aguilera ha condiviso una raccolta fondi per supportare le persone che sono state coinvolte in questa pagina nera della cronaca americana.
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