Eric Clapton, uno dei più grandi chitarristi della storia del rock, a causa di una patologia degenerativa del sistema nervoso, non potrà più suonare la chitarra. Queste le sue parole: “I miei forti mal di schiena si sono trasformati in una neuropatia periferica, per me suonare la chitarra è molto difficile”
Lo ha confessato in un’intervista alla rivista Classic Rock, “Posso ancora suonare, ma è molto difficile” – aggiungendo – “È come se sentissi scariche elettriche che arrivano fino in fondo alla gamba, inoltre, devo fare i conti con il fatto che le cose non miglioreranno”. Il chitarrista 71enne ha aggiunto: “Considero una grande fortuna l’essere vivo, avrei potuto tirare le cuoia da tempo e invece, per una qualche ragione, sono stato strappato dalle fauci dell’inferno e mi è stata data un’altra possibilità”.
Eric Clapton è affetto da neuropatica periferica, una patologia che colpisce il sistema nervoso rendendo difficoltoso il movimento delle estremità del corpo come mani, braccia e gambe. Tra le cause più comuni, il consumo di alcolici, il diabete e l’infezione da HIV.
In passato Clapton annullò dei concerti per “Un grave dolore alla schiena” e due anni fa annunciò che avrebbe potuto “smettere di suonare dal vivo”. Molti pensarono che fosse una decisione dettata dall’età, invece, era l’inizio della malattia. “Ora che mi sono ripreso dall’alcolismo e dalla dipendenza da stupefacenti, considero comunque un grande privilegio il fatto di essere ancora vivo”. Potrebbe essere stata proprio la sua dipendenza a causargli questa malattia? Oppure si sta solo compiendo il destino dettato dai sui geni?
Soprannominato “Slowhand” (Mano lenta), “God” (Dio) e definito da Chuck Berry “The Man of the Blues” (l’uomo del blues), Clapton è considerato fra i chitarristi blues e rock più famosi e influenti di tutti i tempi. E non è un caso che il suo ultimo disco si intitoli “I still do!” (lo faccio ancora). Speriamo, di vederlo suonare la sua Fender il più a lungo possibile.
Photo Credits Facebook