I Queen hanno vietato a Donald Trump di usare la loro musica per fini elettorali unendosi così ai Rolling Stones a Neil Young e ai R.E.M.. Il 7 giugno il candidato alla presidenza degli Stati Uniti era apparso in tv sulle note di “We Are The Champions”, titolo storico dei Queen cantanto dall’indimenticato Freddy Mercury.
Brian May, il chitarrista storico del gruppo ha quindi immediatamente chiesto al candidato repubblicano di non usare più brani della band nella sua campagna elettorale, pubblicando un comunicato sul suo sito internet: “In seguito alla comparsata televisiva di Donald Trump sotto le note di una nostra canzone ho ricevuto una valanga di proteste. Anche se questa non è una dichiarazione ufficiale dei Queen, posso confermare che non è stato accordato alcun diritto di utilizzo per il nostro brano. Mi auguro che la cosa non si ripeta. Al di là delle opinioni personali del signor Trump, i Queen sono sempre stati contrari all’uso della loro musica per fini politici.” Aggiungendo: “Faremo tutto il possibile per dissociarci dalla sgradevole campagna di Donald Trump”.
Il magnate americano evidentemente non pensava di incorrere in questo tipo di polemica, mentre ai fan dei Queen questa mossa non è proprio andata a genio, mandando “una valanga di proteste” al loro amato gruppo.
I Queen non sono il primo gruppo a dissociarsi dalla politica di Trump: Ellie Goulding si è schierata apertamente contro il candidato, addirittura facendo scoppiare una polemica su Twitter con un suo fan “Molte persone sono d’accordo con me. Un fan mi ha detto che se non stavo zitta non sarebbe venuto al mio concerto e io gli ho detto di non venire. Ancora non capisco come Trump si sia potuto candidare”..
I R.E.M. dopo che Donald Trump ha utilizzato “It’s the End of the World as We Know It (And I Feel Fine)” durante un suo intervento alla manifestazione “Stop the Iran Deal” di Washington hanno dichiarato: “Vai a quel paese, piccolo uomo, presenzialista, e assetato di potere” ad anche “Non usare la nostra musica per la tua stupida parodia di una campagna”.
I Rolling Stones hanno utilizzato un tono più pacato: “non ha l’autorizzazione per usare le nostre canzoni”. Per Neil Young invece, pare che il problema sia solo “burocratico”, Donald Trump potrà quindi usare “Rockin in the free World” poichè “attualmente ha la licenza per usarla”.