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Capitani Coraggiosi, Arbore e De Gregori: “Vogliamo una legge sulla musica”

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L’appello è uno di quelli che bisogna ascoltare, uno di quelli da non sottovalutare perchè potrebbe essere un errore imperdonabile dato che arriva direttamente dagli addetti ai lavori e da chi è nell’ambiente musicale da svariati decenni.

La speranza è quella di ridurre nel settore il gap normativo tra l’Italia e l’Europa: De Gregori, Arbore, Baglioni, Morandi (POTREBBE INTERESSARTI ANCHE QUESTO), Rondi, Cassano, D’Alessio e Verdone sono tra i primi firmatari di questo appello e si proclamano testimonial d’eccezione dell’iniziativa. Gli artisti chiedono a gran voce, già da qualche tempo, una nuova legge per il corretto sviluppo della musica e della creatività sul territorio italiano e a farsi portavoce di questo appello è Assomusica.

Coltviamo emozioni in un terreno arido, dove leggi ottocentesche non consentono un’adeguata legislazione per lo sviluppo della musica e della creativitàsi legge nel comunicato ufficiale -. ASSOMUSICA si batte da vent’anni per avere una legge sulla musica. Finalmente il Governo ed il Parlamento potrebbero approvare una legge per un settore dalle grandi potenzialità di sviluppo e di internazionalizzazione, tenendo conto delle peculiarità proprie del nostro lavoro. Chiediamo alla politica, agli artisti, al mondo della cultura, a tutte le organizzazioni coinvolte, a tutti i cittadini, di firmare questo appello per una riforma di sistema e per rimettere la MUSICA al centro del dibattito sulle politiche culturali del Paese. Grazie a tutti coloro che con passione lo stanno sottoscrivendo in queste ore e a quanti vorranno sostenere la nostra causa“.

La grande voglia è quella di ottenere una legge quadro sulla musica, non più rinviabile, che fornisca agli artisti, agli operatori e alle associazioni, gli strumenti normativi per generare creatività e ricchezza dalla musica popolare contemporanea dal vivo, patrimonio genetico di un Paese come l’Italia. Dal tax credit per gli investimenti alla semplificazione dei processi amministrativi, ai finanziamenti agevolati per ammodernare le attrezzature, al riconoscimento della musica quale leva culturale fondamentale per il Paese, alleggerendo anche la pressione fiscale che grava sui luoghi di spettacolo dal vivo per rendere più equa e sostenibile la tassazione di sale teatrali e musicali. Una normativa che disciplini anche la necessità di politiche per internazionalizzare la nostra musica e consentire una sua maggiore penetrazione all’estero.

Assomusica rivendica la necessità di un atto legislativo che consideri la figura professionale del musicista come centrale: la musica popolare contemporanea dal vivo è una delle espressioni artistiche più apprezzate dal pubblico e sensibili ai grandi cambiamenti del mondo. “L’Italia ha un patrimonio ed una tradizione nel settore della musica assolutamente straordinari, che trovano ispirazione nell’industria discografica, musicale e digitale, e nella musica popolare dal vivo in tutte le sue forme. La crescita della produzione musicale non può prescindere da un rapporto facilitato con gli spettatori: favorire, quindi, una legge che garantisca la musica popolare dal vivo e il suo pubblico, razionalizzando e semplificando tutte le norme che gravano sull’organizzazione e la gestione del live“, si legge sul comunicato ufficiale di Assomusica.

L’Associazine tra i Produttori e gli Organizzatori di Spettacoli di Musica dal Vivo chiede a gran voce al Governo e al Parlamento italiano di fornire alla musica popolare dal vivo una legge che ne riconosca dignità e professionalità artistiche nonché un preciso quadro normativo per il settore, con una visione e prospettive che consentano all’Italia di ridurre il gap con i principali partner Europei, collegandola ed adeguandola a quello che è il progetto di Legge Europea per il 2020 – 2027. Tra i primi firmatari dell’appello, ad oggi, anche Renzo Arbore, Claudio Baglioni, Antonio Cassano, Gigi D’Alessio, Francesco De Gregori, Sabrina Impacciatore, Mario Lavezzi, Gianni Morandi, Gianluigi Rondi, Carlo Verdone, Massimo Wertmuller e David Zard.

Qui potreste consultare e sottocrivere l’appello online: www.assomusica.org/it/appello.html

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