Velvet Music ha contattato Massimo Bonelli di iCompany, organizzatore per il secondo anno consecutivo del concerto del Primo Maggio di Roma insieme a Carlo Gavaudan di Ruvido Produzioni. Cosa dobbiamo aspettarci da questo grande evento?
Skunk Anansie, Asian Dub Foundation, Dubioza Kolektiv, Modena City Ramblers & Fanfara di Tirana, TheGiornalisti, Coez e Vinicio Capossela con i Calexico sono i primi nomi confermati del concerto del Primo Maggio 2016 a Roma, evento promosso da CGIL, CISL e UIL ed organizzato da iCompany e Ruvido Produzioni. Appuntamento sempre in piazza San Giovanni in Laterano con un padrone di casa d’eccezione, ossia Luca Barbarossa (LEGGI ANCHE: CONCERTO DEL PRIMO MAGGIO 2016 A ROMA, LUCA BARBAROSSA ALLA CONDUZIONE: “SONO EMOZIONATO”). Ovviamente nei prossimi giorni arriverà la conferma di tanti altri artisti che si esibiranno sul palco. Ce l’ha assicurato uno degli organizzatori, Massimo Bonelli…
Che differenze ci sono rispetto allo scorso anno?
Sicuramente sarà diverso perché abbiamo avuto più tempo per lavorarci. L’anno scorso è stato una specie di assestamento, anche perché ci hanno incaricato dell’organizzazione ad inizio marzo. Stavolta invece abbiamo avuto un anno per pensare a tutto. Si tratta di un cast ragionato ed ovviamente si aggiungeranno altri nomi per un totale di trenta artisti che si esibiranno sul palco.
Al momento tra i grandi nomi figurano gli Skunk Anansie…
Ero già fan degli Skunk Anansie negli anni Novanta ed ora hanno pubblicato un nuovo album, quindi sono molto orgoglioso della loro presenza. Skin è un’artista di grande livello. Li abbiamo rincorsi tanto e alla fine ce l’abbiamo fatta. Questo è solo l’inizio di un percorso lungo che ci porterà, o almeno speriamo sia così, ad avere in futuro artisti di un certo calibro. Un po’ come ai fasti degli anni Novanta/Duemila. Da allora è cambiata l’economia e quindi i budget non sono più così importanti rispetto ad allora. Sono proprio mutate le modalità della comunicazione, perché magari ora i brand e le società preferiscono investire in altro.
Com’è nata invece l’idea del contest 1M NEXT?
Sono un musicista e così in passato ho partecipato a molti contest. Insomma, ho avuto esperienze dall’altra parte della barricata. Ho vinto, ho perso, mi sono arrabbiato. Per questo motivo in prima persona mi sono impegnato per la realizzazione di questo contest insieme a Carlo Gavaudan di Ruvido Produzioni. Ci sono stati più di mille iscritti ed è stata fatta una scrematura interna che ha portato poi ai cento che sono stati votati sul web e da una giuria di qualità (Massimo Cotto, Carlo Martelli, Carlo Massarini, Luisa Melis, Riccardo Sinigallia, Maria Cristina Zoppa e lo stesso Bonelli, ndr) per arrivare ai nove che sono ancora in gara (solo in tre si esibiranno sul palco del Concertone, ndr).
E tutti i voti si possono trovare sul sito…
Esatto. Abbiamo voluto la trasparenza più totale. Quando ho partecipato io ad alcuni contest in passato c’erano alcune cose che mi davano fastidio. Non si riusciva mai a capire se qualcuno fosse stato raccomandato o meno. Così invece i voti sono sotto gli occhi di tutti. In ogni caso oltre ad esibirsi sul palco del concerto del Primo Maggio, i partecipanti al contest avranno altre opportunità perché stiamo creando dei contatti con festival estivi, tour nei club autunnali ed anche accordi con le major. Noi rispettiamo i talent show, ma speriamo di diventare un polo di scoperta di nuovi talenti. Ci interessa la musica e nient’altro. Non ci sono solo le canzoni di tre minuti che ti restano in testa al primo ascolto. Ci sono quelle che d’impatto ti sorprendono. I brani che hanno fatto la storia sono quelli che sono stati accolti con diffidenza. Probabilmente i nuovi De Gregori, Battisti e De Andrè ci sono, ma magari non riescono a farsi largo nella musica di oggi. Non ci sono spazi per coltivare l’arte.
A proposito di talent show però i vincitori di 1M NEXT dello scorso anno, ovvero i La Rua, quest’anno sono ad Amici di Maria De Filippi…
Se per questo l’anno prima, con il contest 1MFestival, sono arrivati tra i tre finalisti i Kutso che qualche mese dopo sono stati sul palco dell’Ariston al Festival di Sanremo. Ci vediamo lungo. Anche con i La Rua, evidentemente, è stato così. Hanno il carattere giusto e poi fanno canzoni pop con arrangiamenti particolari. Sono i portavoce in Italia del nu-folk, genere che al momento nel mondo viene ben rappresentato dai Mumford & Sons.
Invece per quanto riguarda le misure di sicurezza quest’anno ci sarà maggiore attenzione visti i vari allarmi riguardo gli attentati?
Ogni anno facciamo attenzione, anche perché ci sono diverse strade a cui accedere per arrivare in piazza e quindi è davvero impossibile controllare tutti. Saremo attenti come e di più degli altri anni. Studieremo le criticità e faremo tutto il necessario con l’aiuto del Comune di Roma e con le forze dell’ordine. Sinceramente non ho paura di questo tipo di cose. Penso che la vita vada vissuta pienamente.
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