Bryan Adams come Bruce Springsteen. In che senso? Anche il popolare cantautore canadese ha deciso di annullare un concerto a causa dell’approvazione di una legge anti-gay, esattamente come ha fatto qualche giorno fa anche il collega per un live in North Carolina. I primi di una lunga serie?
Bryan Adams ha deciso di seguire le orme di Bruce Springsteen, annullando un concerto in programma giovedì 14 aprile a Biloxi, in Mississippi, in seguito all’approvazione della legge che a partire da luglio 2016 consentirà alle attività commerciali di non offrire servizi alle coppie omosessuali. “Non posso – ha detto l’artista in una nota ufficiale – esibirmi in uno stato dove ad alcune persone sono negati i diritti civili a causa del loro orientamento sessuale. Chiedo di abrogare questa legge estremamente discriminatoria, ha aggiunto poi su Facebook.
Sabato 9 aprile anche Springsteen ha cancellato il live nel North Carolina (dove è stata votata una legge che vieta a omosessuali, bisessuali e transgender di accedere ai bagni pubblici): “È il momento per me e la mia band di mostrare solidarietà a chi combatte per la libertà – ha fatto sapere anche lui attraverso un comunicato – A mio avviso si tratta di un tentativo, da parte di persone che non sopportano il progresso che il nostro Paese ha fatto nel riconoscere i diritti umani a tutti i nostri cittadini, per ribaltare quel progresso. In questo momento, ci sono molti gruppi, imprese ed individui in North Carolina che stanno lavorando per contrastare e superare questi sviluppi negativi” (LEGGI ANCHE: BRUCE SPRINGSTEEN SI SCHIERA CON I GAY: ANNULLATO IL CONCERTO IN NORTH CAROLINA).
Evidentemente per Adams e Springsteen ci sono cose più importanti di uno spettacolo. Entrambi hanno chiesto scusa ai loro fan, tuttavia non potevano proprio fare a meno di prendere questa decisione. Magari in futuro anche altri cantanti seguiranno le loro orme?
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