Note di Numa: “I doppia mandata” sono la voce di Rebibbia

Ciao Velvet,
oggi mi trovo nel carcere di Rebibbia, precisamente presso la Terza Casa circondariale, insieme a “I doppia mandata”, la band musicale composta da detenuti, ma anche agenti di polizia, avvocati, maestri di musica e volontari. Ce ne parla l’ispettore Fabrizio Collevecchio che con il suo impegno sta incoraggiando e spronando tutti questi ragazzi. Tra loro troviamo Francesco al basso, Piero voce narrante, Jahlil che interpreta la parte della Follia, Daniel alla voce, il Maestro Tornaboni alla chitarra, Luca alle percussioni e Tony addetto all’aspetto tecnico. E poi naturalmente ci siamo io e Phil Palmer, special guest di questa giornata!

Come ci spiega l’ispettore, I doppia mandata rappresentano “la voce di Rebibbia”, che non si ferma però tra le mura del carcere anzi, tenta di andare oltre, sfruttando, quando possibile, i permessi speciali concessi dal magistrato di sorveglianza e dal direttore. La musica è diventata quindi un elemento di trattamento di rieducazione del detenuto, concetto bellissimo e che per me si adatta non soltanto ai ragazzi della terza casa ma a tutti: la musica può dare la forza di ricominciare nei momenti più difficili. Del resto i detenuti che compongono questa band suonano per hobby ma, una volta usciti, potrebbero fare della musica un vero e proprio mestiere! Sapete come la penso: la musica educa, ri-educa e insegna a tutti noi come essere persone migliori.

Vi lascio quindi al video, che spero vi piaccia. Per me partecipare a questo incontro è stato davvero emozionante: è bello vedere come degli esseri umani, seppur avendo commesso degli errori, si impegnano con entusiasmo, passione e dedizione in un progetto, utilizzandolo come strumento di crescita personale. Non è da tutti, anzi, spesso proprio chi avrebbe la libertà di farlo ogni giorno senza limiti e restrizioni, ne dimentica l’importanza.

Un bacio a tutti!

Foto by Velvet Music