Annalisa Scarrone si prepara per la sua terza volta all’Ariston: quest’anno sarà tra i venti Big in gara nella kermesse ligure dal 9 al 13 febbraio 2016 e presenterà il brano Il diluvio universale. La canzone è destinata a non passare inosservata, tanto che i bookmakers la considerano tra le prime tre favorite alla vittoria finale, niente male davvero. Lei non sta nella pelle e sui social network ha già iniziato a coinvolgere i suoi fan, rivelando quasi giornalmente alcuni retroscena e piccoli particolare sulla sua nuova avventura sul palco del Teatro Ariston.
Oltre ad essere una delle cantanti più sexy e seducenti che abbiamo in Italia, Annalisa ha principalmente una voce che colpisce, che ammalia e che coinvolge: se n’è accorto il grande pubblico dato che nelle sue precedenti esibizioni al Festival di Sanremo si è classificata sempre tra le prime dieci posizioni, andando ad occupare il nono posto nel 2013 e sfiorando il podio (si classificò quarta) nell’edizione dello scorso anno. Il suo brano presentato nel 2015, Una finestra tra le stelle, fu scritto da Francesco Silvestre (alias Checco dei Modà): fu accettato con il grandissimo favore della critica musicale che mise in risalto il suo straordinario talento.
“Mi sto preparando in realtà facendo un sacco di cose così non penso a quello che succederà durante quella settimana perché ogni volta è riniziare da capo – ha commentato Annalisa ai microfoni di Rai.tv, presso il teatro 4 di Cinecittà di Roma, subito dopo le prove generali che la cantante ha svolto insieme all’Orchestra del Festival -, non ci si abitua mai a quel palco lì e a tutte le cose bellissime ed importantissime che si fanno nella settimana del Festival di Sanremo. E poi sono cambiata? Sì ma io in realtà cambio in continuazione. Sicuramente anche questa volta ci saranno delle novità, sarò diversa come ogni volta che sono salita su quel palco lì e porterò qualcosa di nuovo“.
La cantante ligure parla poi del suo brano, Il diluvio universale, dicendo che è una canzone molto importante, scritta da lei insieme a Diego Calvetti che dirigerà anche l’orchestra. Rappresenta una canzone molto adulta e consapevole “è un diluvio di parole, una serie di pensieri, emozioni e riflessioni sull’amore e sulla vita in generale… cantate come una specie di flusso di coscienza. E’ un diluvio di parole, non ha nulla a che vedere con la pioggia“, conclude Annalisa.
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