Aveva 18 anni, un look decisamente meno sexy di quello che sfoggia ora e si faceva chiamare con il suo vero nome: parliamo di Katy Perry (al secolo Katheryn Elizabeth Hudson) ai tempi dei suoi esordi, quando la cantante aveva da poco inciso un disco gospel-christian rock con l’etichetta discografica di musica cristiana Red Hill Records, nel 2001. Non fu un grande successo, quell’album, e l’etichetta in questione fallì poco dopo, ma questo primo approccio di Katy alla musica è stato importante per dare il via alla sua brillante carriera.
Dopo questo piccolo fallimento, la ragazza ha deciso di impegnarsi di più in campo discografico e da lì ha preso il via la sua trasformazione, il viaggio che l’ha portata ad essere la pop star che conosciamo oggi: si è trasferita a Los Angeles, ha cambiato il suo cognome in Perry, usando cioè quello di sua madre da nubile (perché il rischio che il nome Katy Hudson ricordasse troppo quello dell’attrice Kate Hudson era dietro l’angolo), e ha deciso di abbandonare i cori gospel da chiesa come modelli di riferimento, trovando più ispirazione nella musica di Alanis Morisette e di altre artiste del momento.
Il resto è storia. Ma guardando un filmato di repertorio del 2002, che vi mostriamo di seguito, nonostante le evidenti e notevoli differenze tra la Katy di oggi e quella di ieri, ritroviamo in quella ragazza l’energia e lo stile che la cantante conserva ancora oggi. Nel video in questione la sentiamo cantare il brano Search Me per il canale Trinity Broadcasting Network. Si tratta di una canzone che, come ha avuto modo di spiegare la cantante stessa, è stata scritta in un momento in cui si trovata a dover lottare con la sua fede e in cui si sentiva come una “scansafatiche”, un periodo in cui avrebbe voluto “sperimentare di tutto”.
Parlando dei suoi anni da bambina, in cui era sempre coinvolta nell’attività religiosa dei genitori (due predicatori californiani), una volta la cantante ha dichiarato, sintetizzando, di non aver avuto un’infanzia. Non deve essere stato facile, in effetti, crescere in un contesto ricco di regole e limiti. Eccola di seguito nel suo periodo che potremmo definire più “spirituale”. Chi l’avrebbe detto che un giorno, 13 anni dopo, qualcuno avrebbe inveito contro suo padre, definendola una donna satanica? (Se questa “ve la siete persa”, potete leggere tutto su Velvet Music in QUESTO ARTICOLO). Vi lasciamo alle immagini della giovanissima Katy, che ne pensate?
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