Si apre con una suggestiva eclissi di luna in un altro pianeta e su suoni elettronici che si mischiano a voci soul sussurrate il video del primo singolo estratto da Blackstar, 28° album di David Bowie. E, su questo scenario affascinante, il Duca Bianco si agita bendato in una caverna mentre comincia a cantare la prima strofa di Blackstar (brano omonimo dell’album) in modo davvero ipnotico. Immagini surreali che vanno alternandosi su una base musicale ricca di variazioni improvvise che rendono la canzone molto originale e confermano l’ennesima annunciata metamorfosi del Duca Bianco. Si tratta di un brano scritto dallo stesso David Bowie per la sigla di apertura della serie crime The Last Panthers che qualche giorno fa (il 13 novembre) è stata inaugurata anche in Italia da Sky Atlantic HD.
È una stella nera di forte impatto quella che compare sulla copertina del nuovo disco di Bowie che, nonostante abbia chiuso con i live, sembra aver preso gusto a lavorare in studio a nuovi album. Un unico semplice simbolo stampato in grandi dimensioni sotto il nome dell’artista che ormai già tutti sanno di dover pronunciare Blackstar. Un disco tanto atteso, targato Sony Music, disponibile in pre-ordine su iTunes già da ora, mentre nei negozi lo sarà a partire dall’8 gennaio 2016, esattamente nel giorno del 69esimo compleanno di David Bowie. Ma il singolo che dà il nome all’intero lavoro è proprio quello uscito oggi, già disponibile per l’acquisto su tutte le piattaforme digitali.
Blackstar arriva a distanza di tre anni da The Next Day (il cui primo videoclip aveva suscitato molte polemiche). Si tratta di un lavoro molto atteso poiché, stando a vari rumors, la tracklist rivelerà molte sorprese soprattutto per via di sonorità ancora più sperimentali di quelle a cui ci ha già abituato l’artista britannico. Per ora possiamo solo constatare che dai 10 minuti tondi del cortometraggio del singolo, diretto da Johan Renck che è anche lo stesso regista della serie crime, emerge una misteriosa ambientazione dark che si discosta fortemente dai contesti cromatici del vecchio Duca Bianco. Giudicate voi stessi.
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