Ocio, la parodia rap cantata da Jerry Calà durante l’ultima puntata di Sorci Verdi, è diventata un fenomeno virale sul Web ieri, 4 novembre, e a poche ore di distanza dalla sua pubblicazione sulla pagina Facebook ufficiale del programma il video ha totalizzato 1 milione di visualizzazioni (noi ve lo abbiamo mostrato QUI). Non stupisce tanto il vedere Calà cantare, fa parte del suo bagaglio artistico e lui stesso inserisce molti momenti di musica negli spettacoli dal vivo che lo tengono impegnato durante tutto l’anno.
Più insolito, invece, vederlo impegnato in un rap, ma in questo senso “lo zampino” di J-Ax ha fatto la differenza, affidando nelle mani dell’attore e cantante un pezzo che sembra calzargli addosso a pennello. Il pubblico ha apprezzato quell’ironia fuori dalle righe, che strizza l’occhio agli anni ’80 ma bacchetta anche un tipo di produzione trash più propriamente legata ai nostri giorni. Esperimento isolato? Speriamo di no e che possa essere un assaggio di qualcosa di nuovo, che possa portare un sorriso sulle bocche di tutti in un momento in cui polemiche e “dissing” fanno più rumore di quanto dovrebbero. Visto il successo del video, non abbiamo potuto fare a meno di rivolgerci all’interprete del brano, Jerry Calà, per sapere com’è nata questa idea vincente, se questo boom in Rete lo abbia stupito e se possiamo sperare in qualche altra sorpresa per il futuro. Scoprite qui di seguito cosa ci ha raccontato.
Com’è nata questa canzone e il relativo video, che in queste ore sta riscuotendo un grande successo sul web?
Già da un po’ di tempo su Twitter io e J-Ax ci dimostravamo la nostra simpatia reciproca. Lui mi ha detto di essere cresciuto con i miei film e che aveva questa idea in testa, che avrebbe voluto disegnarmi addosso questo video forte ma ironico. Ho accettato subito. La cosa bella è che quando sono andato in studio per incidere la canzone, prima di girare il video, ho trovato sia Ax che i ragazzi che lavoravano con lui, tra cui i Two Fingerz, tutti contenti di conoscermi, dicevano di essere miei grandissimi fan. Infatti hanno scritto un testo con cui hanno dimostrato di conoscermi benissimo. Poi io li ho ripagati con la stessa moneta, perché il pezzo l’ho inciso in mezz’ora. Mi hanno detto che ho il rap nel sangue!
Possiamo sperare che questa idea dia il via a qualche nuovo progetto?
Adesso chi vivrà vedrà, forse nascerà qualcosa insieme, non lo so. Io intanto devo ringraziare J-Ax perché in un momento in cui la televisione non dà a uno come me la libertà di esprimersi fino in fondo, anche andando oltre gli schemi, lui ha creduto nella mia ironia. Sembra una canzone tamarra, ma dentro ci sono molte battute sottili. J-Ax è stato un genio, con questa idea, e forse per me è stato l’incontro più importante di questi ultimi anni. È colto e devo dire che ho trovato un amico in lui.
In questo periodo, poi, lei è particolarmente attivo anche grazie alla sua musica
Sì, non faccio cinema ma sto praticamente sempre in tournée con il mio show, in cui faccio ridere, ma canto anche molto. Il mio pubblico è trasversale: si avvicinano anche molti giovani, perché magari mi conoscono grazie alla televisione, che continua comunque a trasmettere tanti miei film, molti dei quali sono senza tempo. Faccio più di 100 serate l’anno, lavoro praticamente anche più di molti cantanti professionisti e nel mio show c’è tutto, ironia ma anche tanta musica. Trovo molti giovani che vengono a vedermi alla Capannina eultimamente mi sono esibito all’Alcatraz di Milano, che è un palco su cui di solito salgono i rockers. Io non sono un rocker, ma sono stato comunque accolto dal calore di un pubblico composto da più di 3000 persone. Mi ha fatto un immenso piacere.
Il fatto che il suo nome venga spesso associato agli anni ’80 le fa piacere o lo trova troppo nostalgico?
Non mi infastidisce, anzi: in questo momento mi sembra ci sia tanta voglia di recuperare quell’entusiasmo che avevamo noi all’epoca. Ormai essere anni ’80 significa essere “di moda”.
Quali sono i prossimi impegni?
Posso già dirti che il 4 dicembre sarò al Futurarte di Roma, poi farò il Capodanno allo Stadio del Ghiaccio di Cortina, tra l’altro sono molto contento perché è la prima volta che succede, poi il 18 gennaio 2016 sarò al Teatro Nuovo di Milano. A questo punto penso di inserire in alcuni spettacoli anche Ocio!
Dall’Alcatraz di Alcatraz – Milano
Posted by Jerry Calà on Sabato 17 ottobre 2015
Foto: Facebbok
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