Avrebbe desiderato un rientro dalle vacanze decisamente più “soft”, Linus, invece di ritrovarsi al centro di critiche e polemiche per il cambio del palinsesto di Radio Deejay, di cui è storico direttore artistico. Invece è stato costretto a rispondere sul suo blog alle accuse ricevute dagli ascoltatori per un scelta presa nelle scorse settimane in base alle rinnovate esigenze della radio. Una “rivoluzione” che non sembra essere stata troppo gradita al pubblico, che non ha perso tempo nel farlo notare on line attraverso i canali social, dove ormai è possibile riscontrare in tempo reale le reazioni degli utenti.
“Ma che razza di palinsesto è?“, “E’ decisamente in conflitto con tante nostre abitudini“, questi solo alcuni dei commenti apparsi on line nei giorni scorsi. Tanto per dirne una, Pinocchio, programma condotto da La Pina e Diego, solitamente in onda alle 18, avrebbe dovuto essere anticipato alle 12, mentre Ciao belli avrebbe dovuto prendere il suo posto nella fascia oraria pomeridiana. Ma niente di tutto questo succederà e tutto tornerà come prima, lasciando al suo posto anche Alessandro Cattelan (con il suo Catteland) sempre alle 12. Ma questo dietrofront non è andato giù al “Vecchio Leone”, che come sempre ha voluto dire la sua.
RADIO DEEJAY VS RADIO 105: GUERRA SUGLI ASCOLTI. LINUS, POLEMICA SUL BLOG
“Non mi è piaciuta questa vicenda, ve lo dico sinceramente – si legge nel suo post del 31 agosto – potrei fare il leccaculo e raccontare la favoletta del pubblico sovrano, ma non è nelle mie corde. Non mi è piaciuto questo stupido mettermi alla berlina come fossi impazzito, come se stessi giocando con i palinsesti, soprattutto come se il gusto di ognuno di voi fosse il giudizio assoluto“. Il noto conduttore radiofonico ammette che sì, tutti possono avere le proprie idee “ma esprimerle come fossero una verità universalmente condivisa è da adolescente“. In fondo, fa notare, “nemmeno io ho la verità in tasca, come non ce l’ha nessuno”.
Ha inoltre trovato scorretto, da parte di un certo tipo di pubblico, esprimere la propria opinione “in maniera così invadente e antipatica“. Soprattutto, specifica, quando non si conosce fino in fondo la situazione a 360 gradi. Ma non sarebbero solo gli ascoltatori a non capire che le scelte presa da Linus non sono dettate dai suoi gusti personali, ma da specifiche esigenze dell’emittente, finalizzate rendere la programmazione più efficace.
Il conduttore infatti cita anche “molti di quelli che vanno in onda”: “Sanno qual è il loro posto nel mondo, ma spesso gli viene facile far finta di niente. Tanto c’è sempre qualche pagina Facebook pronta a beatificarti“. Specifica, poi, che nelle sue parole non ci sono riferimenti a La Pina, “che poveretta è diventata il simbolo di una battaglia che non ha mai voluto combattere“. Il suo lungo sfogo si è concluso infine con un amaro ringraziamento a chi gli ha fatto capire come dovrà comportarsi in futuro, concludendo con un sibillino “ne riparliamo tra un anno”.
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