Ciao Velvet!
Oggi sono al PAN, Palazzo delle Arti di Napoli. Sono con gli organizzatori della mostra “ROCK!5″ che ci spiegheranno in quale incredibile impresa sono riusciti. Di chi parliamo? Di un “big”, di una persona che ha cambiato la storia della musica in Italia: Pino Daniele!
Carmine Aymone, uno dei due organizzatori della manifestazione “ROCK!5” che quest’anno è giunta alla sua quinta edizione, ci racconta che è proprio al secondo piano del PAN, un meraviglioso palazzo settecentesco partenopeo, che si è deciso di celebrare l’arte del “mascalzone latino“, del “Lazzaro felice“ che purtroppo è venuto meno provocando nella città e nel cuore dei suoi cittadini e del suo popolo un enorme “tonfo” non solo culturale ma emotivo. Ed è dalle parole di Carmine che si comprende come mai più di quest’anno, di questa estate, Napoli profumi di Pino Daniele. Dedicare a lui questa edizione era doveroso. Questo “atto d’amore” è stato realizzato in collaborazione con l’Assessorato al Turismo e alla Cultura del Comune di Napoli, che hanno ben supportato l’iniziativa. Carmine ci spiega che questo progetto prova a raccontare in punta di piedi la magnifica arte di colui che ha ridisegnato le principali coordinate della canzone d’autore, non solo in Italia. Pino Daniele è stato l’unico che ha saputo mescolare i suoni dotti del Conservatorio S. Pietro a Mariela con i tamburi africani, con i madrigali di Carlo Gesualdo da Venosa e con il blues mediterraneo. Soprattutto è unico il modo in cui Pino ha saputo riscrivere un’antica poetica che faceva capo a Di Giacomo e a Viviani.
Abbiamo poi modo di incontrare quello che Carmine chiama il suo “gemello rock”, Michelangelo Iossa. Anche Michelangelo, in maniera entusiasta ma sempre cortese, ci spiega che sono tantissimi gli elementi messi in scena all’interno di queste sale del PAN. In particolare sono esposti più di mille oggetti che raccontano Pino daniele in oltre mille metri quadri. Una collezione straordinaria, messa in campo grazie anche alla collaborazione di Vincenzo Calenda e Francesco De Martino che sono i più grandi collezionisti europei di oggetti legati a Pino Daniele. Ringrazia poi Cristiano Betelli per la sessione legata alle chitarre. Ci mostra i manifesti d’epoca, le locandine, il rapporto tra Pino e il cinema, i primi provini fotografici. Oltre 600 tra dischi, cassette, cd, superotto e produzioni editoriali. Per arrivare poi a una sala interamente dedicata alle chitarre di Pino Daniele. Sono oltre 60 le chitarre che vengono raccontate, di cui 5 esposte appartenute a Pino. Finisce raccontando la sessione dedicata ai grandi live, a partire dal 1963 fino ad arrivare al 2014.
Una mostra stupenda che è un vero e proprio miracolo compiuto in onore di Pino e di Napoli. La riprova che la musica fa tanto, la musica ha un grandissimo potere. E questo evento ci permette di scoprire realtà e storie altrimenti sconosciute, una finestra immensa sulla vita di un maestro della musica italiana.
La musica ha davvero la possibilità di far incontrare persone ed idee, e di far conoscere l’arte di personalità che, come in questo caso, non ci sono più, ma è proprio nella musica che lasciano il bagaglio più grande.
Un bacio a tutti!
Foto by Velvet Music
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