Esplode Terza Guerra, armatevi d’amore: così la giovane Mimosa Campironi annuncia l’uscita del suo primo singolo. Audace per un’emergente? Sì, può darsi. Ma sì sa che la fortuna da che mondo è mondo aiuta solo quelli.
Noi di Velvet Music l’abbiamo ascoltata e, onestamente, ci è piaciuta. Lei, la sua musica e la sua Terza Guerra. Un brano veloce e ossessivo, ritmato e incalzante ma con poca melodia e una linea grottesca di theremin, usata per descrivere l’allergia cronica ai cliché borghesi e allo smog milanese.
Il brano racconta infatti di una donna circondata dalla città che però non si lascia inghiottire dai suoi meccanismi alienanti: curiosa e sarcastica osserva la realtà, la deride ma non la oltraggia. Infondo il mondo degli altri appartiene anche a noi. Il coraggio e la voglia di cambiamento la fanno marciare verso il futuro: “Sono la terza guerra mondiale, chiamatemi terza guerra mondiale”. Lei marcia sulle sue paure e se le lascia dietro. Il messaggio deve essere chiaro a tutti.
Che poi alla fine la donna che racconta Mimosa nel suo primo singolo forse le somiglia un po’. Non tanto per la storia ma per il coraggio. Lei dopotutto nasce come attrice e nel farlo è cresciuta anche parecchio bene. Dalle fiction Rai ai corti d’autore, passando per il teatro. Lei è la Giulietta scelta da Gigi Proietti per il Globe Theatre di Roma, ma anche la Cordelia e l’Ero delle opere shakespeariane. Un’attrice che prima di muovere i piedi sulle pedane rimbombanti dei teatri, faceva correre le dita sui tasti del pianoforte. Mimosa è infatti diplomata al conservatorio nonché autrice di musiche per diversi spettacoli teatrali.
Terza Guerra è il primo singolo estratto dall’album (La Terza Guerra) in uscita il prossimo 30 settembre per Gas Vintage Records, prodotto artisticamente da Leo Pari. Il primo brano anticipa un disco pieno di storie di donne, tutte diverse e tutte un po’ uguali. Del resto Mimosa ha il nome del fiore femminile per eccellenza. Non quello scontato e occasionale che si dona una volta l’anno, ma quello fiero e combattivo che rappresenta diritti e dignità. Ve lo ricordate il vero motivo dei festeggiamenti dell’8 marzo, sì?
Apriamo le orecchie e ascoltiamo il suo consiglio: armiamoci per sovvertire le regole del conflitto. Ma facciamo attenzione perché Terza Guerra è il funerale dei combattimenti, il risveglio della più grande arma di “costruzione di massa” esistente: l’amore.
Buon ascolto:
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