Gianna Nannini, “Dio è morto”: il brano di protesta firmato da Guccini torna in radio [AUDIO]

Sarà in rotazione radiofonica da venerdì 17 aprile Dio è morto, nuovo singolo di Gianna Nannini estratto dal doppio disco di platino Hitalia. La canzone è stata scritta da Francesco Guccini ed è inserita in Per quando noi non ci saremo, ovvero l’album d’esordio dei Nomadi pubblicato nel 1967. Il titolo riprende il celebre aforisma del filosofo Friedrich Nietzsche e si tratta del primo brano depositato alla Siae dall’autore sia per il testo che per la musica. Il pezzo ha partecipato al Cantagiro, tuttavia è stato ritenuto blasfemo dalla Rai che l’ha subito censurato (al contrario di Radio Vaticana che l’ha promosso). Dio è morto è sicuramente una delle hit più famose dei Nomadi, tanto che nel corso degli anni sono state realizzate diverse cover.

Prima delle Nannini hanno avuto il piacere di cantarla Caterina Caselli per il disco Diamoci del tu, Ornella Vanoni in Un panino una birra e poi… del 2001 e Fiorella Mannoia in Canzoni nel tempo del 2007. Stavolta ascoltiamo beat in fiamme, chitarre distorte ed un apporto del coro polifonico misto, ovvero i Metro Voices. Una canzone di protesta che torna di nuovo in radio: “Ho aperto gli occhi, ho visto – ha detto la rocker riguardo il brano – Quando penso a ieri e a come mi sono calata in studio dentro Dio è morto. Mi è sembrato di rivivere in un solo testo tutto quello per cui mi sono votata al rock, come una fede, non per abitudine e non per sfuggire alla paura“.

Per Gianna si tratta del terzo singolo dopo Lontano dagli occhi di Sergio Endrigo e L’immensità di Don Backy. Nel frattempo l’artista si sta preparando per i prossimi concerti, visto che il tour partirà il 4 maggio dal Mandela Forum di Firenze e continuerà il 7 al Palalottomatica di Roma, il 10 al Palasport di Acireale, il 12 al Palapartenope di Napoli, il 17 al Pala Alpitour di Torino, il 20 alla Zoppas Arena di Conegliano, il 21 al Palafabris di Padova, il 23 alla Unipol Arena di Bologna ed infine il 24 al Palageorge di Montichiari.

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