Due giganti della musica internazionale, Sting e Paul Simon, hanno fuso le loro voci e il loro talento ieri, 30 marzo, sul palco del Forum di Assago di Milano davanti a un pubblico composto da circa 8.000 persone. Senza atteggiamenti da divi, come c’era da aspettarsi da loro, hanno unito con eleganza e raffinatezza i più grandi classici del loro repertorio, molti dei quali hanno fatto la storia della musica, per un concerto dalla lunga scaletta, circa due ore e mezza di performance live aperta da Brand New Day di Sting e The Boy in the Bubble di Paul Simon.
La coppia funziona, insomma, e chissà se Sting e Simon immaginavano il successo che avrebbe riscosso la loro idea di farsi una “suonatina” insieme, un progetto nato così, parlando del più e del meno sul pianerottolo di casa. Sì, perché i due grandi artisti sono vicini di casa a Manhattan, nell’Upper West Side, un quartiere popolato da star e milionari, e a quanto sembra la scommessa di questo tour insieme è nata proprio parlando di musica, di passioni e interessi comuni. Una fortuna, per il pubblico di tutto il mondo: senza questa casualità, infatti, chissà se avremmo avuto la possibilità di vederli duettare insieme sul palco.
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