Note di Numa dal concerto di Trevor Horn: i veri artisti non smettono mai, la musica è vita!

Ciao Velvet!

Anche questa volta sono a Londra, Sheperd Bush Palace, per assistere alle prove della band di Trevor Horn che si esibirà* in uno spettacolo d’eccezione. Sono onorata di essere qui e di poter vedere sul palco anche LoL Creme (vi ricordate I’m not in love?), Phil Palmer, Ash Soan, Julian Hinton e Seal special guest! Anzi su di lui devo fare una precisazione:  nonostante la febbre si esibirà senza problemi, dimostrando anche nel corso delle prove grande determinazione, professionalità e capacità di andare oltre questo ostacolo.

Io oggi sono qui, come sempre, per testimoniare la longevità (spirituale ed artistica) di questi mostri sacri, che non si stancano mai di divertirsi e divertire le persone esibendosi. Questo mi insegna una lezione importante, sempre la stessa ma che non mi stanco mai di rafforzare ed arricchire: si può essere artisti duratori, tutto dipende dalla propria anima e dal coraggio di continuare a mettersi alla prova, con se stessi e con il pubblico.

numa foto post
Un esempio di chi è fedele a questo pensiero è senza dubbio Trevor Horn. Lui ha davvero fatto la storia della musica: Graces Jones, Robbie Williams, Madonna, Take That, Spandau Ballet, Frankie Goes To Hollywood sono tutti sue “creature”. Lui è il famoso “Video killed the radio star“! Nonostante tutto il “passato” che porta con sé (inteso naturalmente come bagaglio ricchissimo), vederlo ancora oggi felice ed entusiasta di essere sul palco ad esibirsi aiuta a capire che in realtà si è musicisti dentro. Non ci si può inventare di essere artisti, probabilmente ci si nasce. Il fuoco dell’arte ha una fiamma che non si spegne mai!

Ma prima di proseguire vorrei condividere con voi una riflessione molto “delicata”, fatta venendo qui. Mentre passavo davanti alla metropolitana ho visto un ragazzo con la chitarra che suonava e cantava in maniera meravigliosa. Impossibile non pensare al divario tra lui e i musicisti che hanno la fortuna e la possibilità di servirsi di mezzi e location molto più avanzati dei suoi. Ma aldilà di questo il mio primo pensiero è stato che l’anima è proprio ciò che conta. E questa “compagna” non lo lascia mai solo: che sia nei pressi della metro o sul palco del Sheperd Bush Palace. Mai arrendersi e mai smettere di credere in se stessi! E soprattutto avere rispetto di tutti coloro che credono in quello che fanno, anche se il riscontro che hanno non è forse quello che meritano. Un consiglio agli addetti ai lavori: prestate attenzione, abbiate sensibilità. Magari tra le strade che percorrete potrebbe esserci un nuovo Seal.

Vi lascio con una frase che spesso mi dice Phil Palmer: “Ho 62 anni e non smetterò mai di essere grato alla musica perché mi ha fatto compagnia, mi ha fatto viaggiare, mi ha fatto essere me stesso e mi ha fatto esprimere. Per tutte queste ragioni io continuerò a farla finché avrò la forza: per gratitudine”. Ogni giorno lui deve alla musica quello che la musica ha dato a lui.

Ci vediamo presto. Un bacio da Numa!

*La registrazione del video è avvenuta nel pomeriggio del  5 marzo, a poche ore prima del concerto.

Foto by Velvet Music

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