David Gilmour in Italia: una notizia che solo a sentirla sta già mandando in fibrillazione i suoi fan. Il chitarrista e frotman dei Pink Floyd sarà sul palco dell’Arena di Verona e del Teatro Le Mulina di Firenze rispettivamente il 14 e 15 settembre 2015. I biglietti per l’evento saranno in vendita dal 6 marzo su livenation.it e ticketone.it ma già da oggi, 4 marzo, gli iscritti alla mailing list di davidgilmour.com avranno diritto a una prevendita straordinaria che durerà fino alle 10.59 di venerdì 6 febbraio.
I prezzi vanno dai 46 euro per la data di Verona ai 57 euro per l’appuntamento di Firenze. Due appuntamenti imperdibili per ascoltare dal vivo uno dei pezzi grossi della musica mondiale, che ha contribuito a farne la storia insieme ai Pink Floyd ma anche lontano dalla mitica band. Tanto da essere nominato Commendatore dell’Ordine dell’Impero Britannico e ricevere dalla Anglia Ruskin University di Cambridge e Chelmsford la Laurea Honoris Causa per l’eccezionale contributo che ha fornito alla musica internazionale in qualità di scrittore, esecutore e innovatore.
Tra l’altro Gilmour ha recentemente parlato del suo nuovo album da solista, che dovrebbe arrivare a breve sul mercato discografico. Dopo l’uscita di The Endless River lo scorso novembre, Gilmour aveva specificato in un’intervista per Rolling Stone che i fan non avrebbero dovuto aspettarsi un tour dei Pink Floyd. Anzi: “Tutto ciò che abbiamo fatto di valore lo abbiamo messo in questo album – ha dichiarato il musicista – ma se cercassimo di farlo ancora significherebbe ricorrere a del materiale che non è il nostro meglio e questo non è abbastanza valido, secondo me. Ora mi sto godendo la mia vita e la mia musica. Non c’è spazio per i Pink Floyd“.
“Io non escludo nulla – ha proseguito – ma la possibilità che venga fuori qualcosa di più di un piccolo spettacolo per beneficenza è molto, molto remota”. Teniamoci stretti i due concerti in Italia, allora, in cui Gilmour dovrebbe anche presentare proprio alcuni suoi nuovi brani. Già a ottobre, infatti, quando trapelava appena qualche indiscrezione sul suo lavoro da solista, l’artista aveva detto sempre al Rolling Stone che nelle sue intenzioni il disco sarebbe stato supportato da una tournée: “Ma sarà un tour da vecchietti, non una cosa tipo 200 date o roba del genere”.
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