Nina+Zilli+in+tour%3A+%26%238220%3BIn+un+mondo+social+meglio+essere+se+stessi%26%238221%3B
velvetmusic
/2015/03/02/nina-zilli-intervista-per-velvet-music/amp/
Categories: Interviste

Nina Zilli in tour: “In un mondo social meglio essere se stessi”

Published by

Parte oggi, 2 marzo, il lungo instore tour di Nina Zilli per la promozione del suo nuovo album, Frasi&Fumo, a qualche settimana, ormai, dalla sua partecipazione al Festival di Sanremo con il brano Sola. Non è la prima volta che la bella Nina calca il palco dell’Ariston: nel 2010 l’abbiamo vista presentarsi nella categoria Sanremo Nuova Generazione con L’uomo che amava le donne, scritto insieme a Kaballà, aggiudicandosi il premio della critica Mia Martini e il premio Sala stampa radio e tv nella sua categoria.

L’anno successivo, sempre al Festival di Sanremo, è stata ospite per un duetto con i La Crus per il brano Io confesso, negli stessi giorni ha ricevuto il disco di Platino per il suo album Sempre lontano. Ancora: nel 2012 partecipa alla sessantaduesima edizione del festival con il brano Per sempre e, dopo mesi di tour, studio, ricerca e viaggi, ha dedicato il 2014 sopratutto alla scrittura di canzoni per il suo ultimo lavoro, pubblicato lo scorso 12 febbraio con la Universal Music Italia.

Come sta andando, dopo Sanremo? Come ti senti?
Sono giorni devastanti, poco tempo libero, però va bene! Sono contenta, ci sarà il tour firma-copie, la tournèe teatrale (che partirà il prossimo 28 aprile dall’Auditorium Santa Chiara di Trento n.d.r), Italia’s got talent

A proposito di questo, dove troverai la forza anche per il programma, dopo così tanti impegni?
Eh, giusto! Comunque le registrazioni ormai sono andate, quindi sì, mi rimane tanto lavoro davanti, ma il grosso è stato fatto

Qual è stata la differenza maggiore, se c’è stata, tra questa edizione di Sanremo e le altre a cui hai partecipato?
Certe cose non cambiano mai, il Festival di Sanremo è una di queste: il solito delirio, la stessa atmosfera, la solita vittoria “annunciata”, almeno secondo i bookmakers. Certo, a volte sbagliano, ovvio…per esempio con me si sono sbagliati, in passato! – ride – Ma devo dire che molta differenza l’ha fatta Carlo Conti: non era stressato, ci infondeva molta sicurezza. Ecco, secondo me la parola d’ordine è stata “leggerezza”.

Mauro Pagani si è occupato insieme a te della produzione dell’album ed ha avuto un ruolo importante in questo progetto. Ha definito la collaborazione con te “stimolante e molto divertente”. Tu cosa ci racconti in proposito?
Beh, se lo dice lui…figurati come mi sono sentita io! – ride – Lui, il “sommo maestro”…è stato bellissimo. Ho bussato alla sua porta con i miei bagagli musicali fatti di canzoni, provini, arrangiamenti e insieme ci siamo divertiti, mi ha mostrato molto del suo lavoro. E’ un grande artista, produttore, musicista ma anche una bellissima persona.

Questo è stato un Festival di Sanremo molto “social”, con una copertura quasi totale dell’evento sia da parte dei fan che degli stessi artisti. Tu temevi i commenti del pubblico? I social network sono stati praticamente inondati di giudizi “sparati a zero” in tempo reale.
Il mondo cambia ma certe cose sono le stesse: oggi abbiamo tante informazioni in Rete ma proprio per questo bisogna selezionare le fonti. Twitter non è niente di più che “un bar globale”: prima i commenti li sentivi fare al bar, appunto, ora si scrivono. L’importante, però, è dare al popolo della Rete un peso diverso a seconda di chi è a pronunciarsi. Comunque non si può piacere a tutti e per come sono fatta io preferisco uscire sul palco con un mantello “esagerato” ed essere quello che voglio piuttosto che dover pensare al giudizio altrui. Preferisco essere coerente con me stessa. Tanto ci giudicano comunque!

Tu sei attiva sui tuoi profili on line, addirittura hai aperto le pagine del tuo quaderno degli appunti, una cosa molto “intima” per un musicista.
Tutta la mia socialità la faccio per i fan, perché me lo chiedono: a parte i concerti, infatti, è l’unico mezzo per loro per sapere cosa combino. Per quanto riguarda le foto degli appunti, ero in casa con la mia discografica e a lei sono piaciuti i miei quaderni, con gli schizzi fatti a penna, i disegni…Sono vintage: scrivo i testi sui quaderni che poi uso per leggere i testi mentre canto.

Per la serata cover hai scelto Se bruciasse la città di Massimo Ranieri: come mai?
Credo sia uno dei pezzi degli anni ’60 a cui si pensa meno, anche rispetto al grande repertorio di Ranieri. Tanti giovani non la conoscono, è un peccato perché ha un testo meraviglioso, crudo, sincero, ma non solo: è stato scritto dal gotha della musica italiana, inoltre il ’69 è stato un anno importante per il tipo di sound a cui mi sono rifatta. Massimo Ranieri ha sentito il pezzo, a Sanremo, si è affacciato mentre lo provavamo e ha detto: “Io questa canzone credo di conoscerla…”. Era contento che qualcuno avesse ripreso questo brano.

Il ricordo più bello di questa edizione del festival?
La sfiga sul palco – ride – ma qualcosa deve sempre succedere. La seconda sera, per esempio, mi si è infilato il tacco in un “micro-buco” dei gradini della scalinata. Si era incastrato ma io, fredda come un cecchino russo, ho alzato il piede e sono scesa come se nulla fosse! Poi quando ho prestato il mio “intruglio cinese” per la voce a Raf, che stava male. La prima sera ha funzionato, ma mi sento in colpa perché la sera dopo non ne avevo più…ed è andata come è andata! Poi loro, Francesco Mandelli e Fabrizio Biggio (con cui Nina ha presentato gli TRL Awards 2011, a cui tra l’altro era in nomination per le categorie Best Look e Italians Do It Better  n.d.r): loro erano al piano sotto alla mia stanza di albergo, questo mi ha aiutato a smorzare la tensione, in alcuni momenti.

Del nuovo disco sappiamo già molto, ma c’è qualcosa che tu vorresti evidenziare?
Sono tutte canzoni scritte da me, o a quattro mani insieme a Neffa, e nel complesso è un disco che racconta quello che ho vissuto negli ultimi due anni, nei limiti delle licenze poetiche. C’è tanto amore ma è anche molto importante il problema della difficoltà di comunicazione con gli altri, di essere ciò che si è davvero. In questo mondo di socialità siamo paradossalmente più individualisti ed è difficile aprirsi. Frasi&Fumo è la canzone che dà nome all’album, perché quando si spendono belle parole ma alla fine non si sa come andrà a finire davvero…allora forse poi quelle parole svaniscono nell’aria proprio come una nuvola di fumo.

Cosa pensi dei talent?
Si stanno un po’ modificando, come tutto il resto. Tutto cambia: X-Factor, per esempio, mostra sempre più musica, invece prima era un programma più “televisivo”. Ma i concorrenti dovrebbero anche capire che la musica non è competizione ma condivisione. Sono esperienze intense, queste, ma possono finire nel nulla come farti esplodere. Mantenere i piedi per terra non è facile, ma questo è un mestiere che non è solo fatto di esposizione televisiva o cover. Solo quelli che hanno davvero qualcosa da dire rimangono. Bisogna avere pazienza e tenacia, ma questo vale per qualunque campo artistico: i no arrivano per tutti, sono difficili da accettare, ma bisogna vivere la musica, suonare nelle salette con la band, nei localini…se alle spalle c’è questo, allora puoi provare la strada dei talent.

Parliamo anche del singolo e del video che hai fatto con J-Ax, Uno di quei giorni.
Ci siamo divertiti un casino! Siamo partiti per l’America il 26 dicembre, praticamente con la cena di natale ancora sullo stomaco! – ride – Le riprese del video sono state fatte in Florida ed è stato molto bello. J-Ax è come lo vedi: quando lo incontri non puoi non volergli bene. E’ davvero “un fuso naturale”. Per certi versi siamo simili: ci siamo fatti da soli, con tanta gavetta, e ora facciamo quello che ci piace, ci rendiamo conto di averlo meritato ma anche di essere, in qualche modo, “benedetti”.

Di seguito le date dell’instore tour di Nina e le date del suo tour teatrale.
Instore:

  • 02/03 – 18:30 Torino Feltrinelli Stazione Via Nizza 2
  • 03/03 – 18:30 Milano Feltrinelli P.za Piemonte
  • 04/03 – 18:00 VERONA Feltrinelli Via Quattro Spade 2
  • 05/03 – 18:00 Padova Mondadori Piazza Insurrezione 3
  • 06/03 – 18:00 Marghera (VE) Mondadori CC Nave de Vero Via Pietro Arduino angolo Via Tron – Località Marghera, Venezia
  • 10/03 – 18:00 Firenze Mondadori Bookstore Via De’ Ginori, 19
  • 11/03 – 18:00 Pescara Mondadori C. Vittorio Emanuele II, 105
  • 12/03 – 18:30 Roma Feltrinelli via Appia 427
  • 13/03 – 18:00 Nola (NA) Mondadori Centro commerciale Vulcano Buono Località Boscofangone, Nola (Napoli)
  • 16/03 – 18:00 Bologna Feltrinelli Piazza Ravegnana
  • 17/03 – 18:30 Bari Feltrinelli Via Melo 119
  • 18/03 – 18:30 Lecce Feltrinelli Via Templari 9

Tour nei teatri:

  • 28/04 – Trento – Auditorium Santa Chiara
  • 04/05 – Milano – Teatro dal Verme
  • 07/05 – Torino – Teatro Colosseo
  • 09/05 – Roma – Auditorium Parco della Musica

Biglietti acquistabili su Ticketone e nelle prevendite abituali.

Foto: Facebook

Recent Posts

Vivi l’energia del Coachella senza lasciare l’Italia, tutto sul Nameless: il Festival più atteso dell’estate

Il Nameless Festival è un'esperienza a 360 gradi, che combina la passione per la buona…

8 mesi ago

Rapper italiani, la classifica dei più ricchi lascia senza parole: no, non è Fedez

Rivelata la classifica inedita dei Rapper italiani più ricchi: ecco chi guadagna di più di…

8 mesi ago

Alice, sparita dopo il successo ‘Per Elisa’: che fine ha fatto e com’è oggi

Alice ha continuato a evolversi come artista, mantenendo viva la sua passione per la musica…

8 mesi ago

Raf, il lato oscuro di Self Control: cosa resta della sua hit di successo 40 anni dopo

Self Control compie 40 anni e Raf parla del lato oscuro della canzone di fama…

9 mesi ago

Annalisa in tour, ancora pochi biglietti disponibili per la data di Milano: tutte le info utili

I biglietti del tour di Annalisa stanno andando sold out ma per Milano ci sono…

9 mesi ago

Umbria Jazz 2024, apre la rassegna un grande ospite internazionale: calendario ricchissimo

Un altro anno di grande musica nel cuore verde d'Italia, che quest'anno ospiterà diversi nomi…

9 mesi ago