Parte da domani 29 gennaio da Gallarate (Va), Teatro Condominio, il tour teatrale degli Afterhours dopo l’abbandono di Giorgio Prette. Il batterista a fine 2014 infatti ha lasciato la band, con cui suonava da 25 anni, per dedicarsi a nuovi progetti musicali. Prette non è stato l’unico componente ad allontanarsi dalla storica formazione, con lui il chitarrista Giorgio Ciccarelli. “Ma le cose gravi, nella vita, sono altre”, ha commentato Manuel Agnelli, voce del gruppo, lo scorso novembre, pur ammettendo che certe separazioni fanno male a chi va e a chi resta.
Il cantante ha chiesto anche ai fan di fidarsi: lo spettacolo che gli Afterhours stanno per portare in scena in tutta Italia (QUI TUTTE LE DATE DEL TOUR) manterrà tutte le caratteristiche che hanno reso il gruppo uno dei più seguiti del panorama musicale italiano. Due nuove entrate, Fabio Rondanini (batterista) e Stefano Pilia (alla chitarra e contrabbasso), ma sopratutto la voglia di mettere di nuovo tutta la loro arte a disposizione del pubblico con una serie di live che porteranno in scena non solo musica ma, come riportato oggi, 28 gennaio, dal sito di Repubblica (che ha mostrato anche in anteprima un breve “trailer” del tour #iosochisono) anche una serie di video e letture di testi di narrativa contemporanea e di poesia.
“Abbiamo avuto modo di ragionare sulle nostre vite e quello che veramente volevamo – ha spiegato Agnelli attraverso l’intervista con Repubblica – ma gli Afterhours, come progetto, non sono mai stati in discussione. Non più del solito almeno. La difficoltà più grande è stata ufficializzare a noi stessi che i rapporti personali fra noi erano in crisi“. Nonostante questi allontanamenti, il cantante ci tiene a sottolineare che i componenti rimasti sono comunque quelli essenziali per le “dinamiche musicali e professionali della band”. Inoltre: “Non è la prima volta che c’è un cambio di formazione nella nostra storia e il destino degli Afterhours non è mai stato determinato da questo“.
Per quanto riguarda il tour in questione, sembra ci sia da aspettarsi uno spettacolo che lascia spazio anche a “un dialogo” con il pubblico, visto che, come emerso da suddetta intervista, gli spazi teatrali possono comportare minori barriere tra la band e il suo pubblico. Il risultato dovrebbe essere dunque qualcosa di diverso rispetto alle performance passate. Ora non rimane che attendere la prima data del tour per avere conferma di come tanti cambiamenti non abbiano comunque intaccato quelle “basi” che hanno consolidato il rapporto tra il gruppo e i suoi fan in tutti questi anni.
Foto: Facebook
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