Era il 1990: mondiali di calcio in Italia, capelli cotonati, Levi’s 501 e poi lui, Marco Masini, che in quell’anno si aggiudicava il primo posto al Festival di Sanremo nella sezione “Novità” con Disperato. A venticinque anni da quel trionfo che lo consacrava di fronte al grande pubblico, Masini torna di nuovo sul palco del Teatro Ariston per la 65° edizione del festival, con il brano Che giorno è, scritto insieme a Federica Camba e Daniele Coro.
“Rappresenta un’evoluzione per me e per la mia musica, una sorta di “Masini 4.0” – ha spiegato il cantante a proposito del pezzo – è come se la rabbia e i sentimenti dei brani che scrivevo e cantavo negli anni ’90 si siano adesso trasformati in una nuova energia e una nuova consapevolezza. Se Disperato fosse il Polo Sud, Che giorno è sarebbe il Polo Nord”. Parole importanti, per quel ragazzo che ha saputo conquistare un’intera generazione di ragazzi anche grazie a quella rabbia e a quei testi così discussi che non piacevano “a mamma e papà”. Ma anche i suoi fan, nel frattempo, sono cresciuti, sono diventati dei “fan 4.0”, quindi staremo a vedere se il loro beniamino saprà rendersi ancora una volta, a distanza di anni, degno portavoce dei loro pensieri e stati d’animo.
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La kermesse si svolgerà dal 10 al 14 febbraio e proprio in quei giorni uscirà anche il triplo album antologico di Masini, Cronologia (Sony Music), che raccoglierà i maggiori successi del suo repertorio oltre a cinque brani inediti. Promessa dall’artista e dal suo staff, però, anche qualche altra “chicca” di cui ancora non c’è dato conoscere maggiori dettagli. Marco Masini è ormai un “veterano” del Festival di Sanremo: sono ben sette le edizioni a cui ha preso parte, aggiudicandosi, tra l’altro, un primo posto nel 2004 con il brano L’uomo volante.
Foto: comunicato stampa