Condividere esperienza, passione e talento con i giovani per eliminare le barriere generazionali e, anzi, creare un’eredità musicale. E’ il mio obiettivo da sempre, lo ritengo fondamentale. Come me la pensano tanti grandi artisti, con me al Museo Maxxi di Roma per partecipare all’evento organizzato dal Cortile dei Gentili Musica: ascolto e visione. Una preziosa occasione di incontro tra i ragazzi dei licei romani e artisti affermati del calibro di Nicola Piovani, Antonello Venditti, Roberto Kunstler, Tommaso Zanello (Piotta), Valentina Parisse e Phil Palmer, che hanno messo a disposizione dei giovani la loro esperienza e le loro sensazioni. Con i miei amici e compagni di avventura più cari ci siamo trattenuti a discutere, in stile “eravamo quattro amici al bar”: ne è venuto fuori una vivace chiacchierata, fonte d’ispirazione per i giovani che vogliono imboccare la strada artistica.
La musica prende ispirazione da se stessa, tutto ciò che viene creato oggi nasce dentro qualcuno grazie all’influenza di altra musica. “E’ l’essenza della musica. Non ci sarebbero i Dire Straits senza Bob Dylan, come non ci sarebbe Bob Dylan senza tutti gli altri che lo hanno preceduto” spiega Roberto Kunstler, cantautore e paroliere, noto in particolare per la stretta collaborazione con Sergio Cammariere. Un percorso quello dell’artista che “non si sceglie”, dice Roberto. “Come Ron, che a sedici anni si è esibito al Festival di Sanremo. Quando io partecipai a Sanremo, nel 1985, non avevo nemmeno 20 anni. Da lì è iniziato il mio percorso nella musica”.
La musica ti sceglie, fin da quando sei bambino, e sta a noi seguire il nostro cuore, la nostra vocazione. Sta a noi avere il coraggio di seguire l’istinto, la nostra forza interiore. Come ha fatto Valentina Parisse, giovane cantautrice, che ha lavorato duramente per entrare a far parte del panorama musicale, anche facendo scelte artistiche non convenzionali, perché ha voluto di seguire il suo cuore. “La cosa veramente importante è credere in noi stessi” dice Valentina, non dobbiamo buttarci giù nonostante le difficoltà di oggi, la crisi in tutti i campi, “bisogna rimboccarsi le maniche e fare del nostro meglio”.
Quanto sia stato importante avere fiducia nelle proprie capacità lo dimostra il percorso artistico di Phil Palmer, che lo ha portato ad essere il grande musicista, autore e produttore che è oggi . “Sento il desiderio e il dovere morale di condividere con la gente, ed in particolar modo con i giovani, la mia esperienza professionale”, spiega Phil. “Venite da me direttamente, in persona, e sarò felice di parlare con voi!”. Il nostro dovere, come dice Phil, è di trasmettere l’esperienza ai giovani, senza fargli mai mancare l’incoraggiamento: Non mollate mai, credete in voi stessi, e credete sempre nel potere della musica!
(foto by velvet music)